Guerra Ucraina/Russia: gasiere russe cambiano rotta e aspettano ordini

Londra. Le forniture di naturale liquefatto (Gnl) russo all'Europa sono state interrotte e le russe non possono scaricare gas nei porti europei a causa delle sanzioni imposte a Mosca; questo è rilevabile dai dati di tracciabilità delle navi e da fonti commerciali annunciate ieri.

Intanto, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante che chiede sanzioni più ampie nei confronti della , oltre alla chiusura dei porti dell'UE alle navi russe e alle navi provenienti da o verso la Russia, salvo “giustificate ragioni umanitarie”.

Le interruzioni delle forniture di gas si stanno verificando in un momento in cui l'Europa è alle prese con prezzi record per il gas naturale, con l'aumento delle bollette energetiche e i governi che pagano miliardi di dollari in sussidi ai consumatori che lottano l'inverno 2022 allungato.

Già lunedì scorso, erano quattro le navi cisterna che hanno imbarcato gnl al terminal del gas russo a Yamal e inizialmente hanno navigato verso porti britannici e francesi e che in questo momento (02.03.2022) hanno cambiato il loro stato di destinazione in ‘For Orders', in attesa di nuovi ordini dagli armatori e/o proprietari o noleggiatori.

La nave gasiera la ‘Fedor Litke'- la più vicina alla Gran Bretagna -ha cambiato rotta rispetto alla precedente destinazione del terminal d'importazione di gas dell'Isola di Grain in Gran Bretagna.; lo stesso ha fatto la ‘NS Champion', una petroliera operata dalla compagnia di navigazione russa Sovcomflot, che lunedì ha lasciato la costa britannica per dirigersi verso la Danimarca. Le altre navi – la Boris Davydov, la Christophe de Margerie e la Boris Vilkitsky – dirette anche loro all'Isola di Grain e ai terminal del gas francesi a Montoir e Dunkerque hanno cambiato rotta e aspettano nuovi ordini.

Secondo i registri di spedizione, la ‘Christophe de Margerie' è gestita da Yamal LNG, mentre Dynagas, con sede in Grecia, gestisce la Fedor Litke, Boris Davydov e Boris Vilkitsky; queste compagnie di navigazioni, al momento, non hanno rilasciato commenti e ulteriori informazioni sulle nuove destinazioni delle navi.

Un portavoce di National Grid, che opera sull''isola di Grain, ha dichiarato: “Siamo pienamente favorevoli all'azione del governo per ordinare ai porti del Regno Unito di bloccare tutte le navi collegate alla Russia e stiamo discutendo urgentemente con il governo e i clienti per garantire che ciò possa essere applicato al GNL terminali”.

“Con le società attive nel settore del Gnl come Shell, BP e ora Exxon Mobil che hanno deciso di uscire dal paese e ritirarsi dalle loro partnership con società russe, la sostenibilità delle esportazioni russe di Gnl è messa in discussione.