Bruxelles. Il Parlamento europeo, ieri, a stragrande maggioranza (637 voti favorevoli, 13 contrari e 26 astensioni), ha approvato una ‘risoluzione non legislativa’ per concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue.
Il Parlamento ha chiesto inoltre che la serie di sanzioni sia estese alla Bielorussa in ragione del suo appoggio diretto all’invasione russa dell’Ucraina. Come pure è stata avanzata la richiesta ai governi dell’Ue di rivedere i visti o passaporti d’oro, revocandoli, a tutti i beneficiari dello status di residenza dei cittadini russi con ingenti patrimoni e alle loro famiglie, in particolare quelli legati a persone e imprese oggetto di sanzioni.
A conclusione della seduta plenaria straordinaria, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha detto: “L’Europa non può più accogliere il denaro del Cremlino e fingere che non ci siano vincoli. Gli oligarchi di Putin e coloro che lo finanziano non dovrebbero più essere in grado di usare il loro potere d’acquisto per nascondersi dietro una patina di rispettabilità – nelle nostre città, comunità o nei nostri club sportivi”.
Per questo ha invocato agli Stati membri di chiudere i porti della Ue agli yacht degli oligarchi di Putin.
Abele Carruezzo