“Pelagos”: la Conferenza delle Parti istituisce un fondo volontario

Per il supporto finanziario delle iniziative adottate nel quadro dell’accordo internazionale

Roma – Istituire il “Fondo Volontario ” per permettere il supporto finanziario delle iniziative adottate nel quadro dell’accordo internazionale “Pelagos” tra Italia, Francia e Principato di Monaco e rendere maggiormente operativi il Piano di gestione e il Piano di azione 2022-2027. E’ questa una delle decisioni adottate dall’ottava Conferenza delle Parti dell’accordo “Pelagos”, che si è svolta nei giorni scorsi a Roma, a palazzo Montemartini.

I lavori della Conferenza, che ha visto il passaggio della presidenza di turno dal Principato di Monaco all’Italia, sono stati presieduti dalla Direzione generale per il mare e le coste del Mi Te in collaborazione con l’Ispra.

“L’Italia e, in particolare il ministero della Transizione ecologica, è da sempre impegnata nella tutela dei mammiferi marini che popolano l’area del Santuario Pelagos, la cui sopravvivenza è sempre più minacciata dai disastri ambientali globali, quali il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità – ha affermato il sottosegretario Ilaria Fontana. Purtroppo, malgrado l’intensa mobilizzazione della comunità internazionale, il processo di declino della biodiversità non solo non si è arrestato, ma procede con ritmi allarmanti. Siamo consapevoli che la salute dei nostri oceani e mari è in serio pericolo.

I devastanti impatti del cambiamento climatico, insieme agli effetti di un’eccessiva urbanizzazione e sovrasfruttamento dell’ambiente marino e costiero, come l’inquinamento marino in ogni sua forma, la pesca illegale e non regolamentata, l’introduzione di specie aliene invasive, sono i principali fattori della perdita di biodiversità marina e degli ecosistemi da cui dipende la stessa vita umana”.
L’accordo internazionale promuove azioni armonizzate tra i Paesi firmatari per proteggere i cetacei e i loro habitat, in particolare dagli impatti derivanti dalle attività umane, e favorisce programmi di ricerca scientifica e campagne di sensibilizzazione.

Il Santuario dei cetacei Pelagos comprende le acque costiere e l’ambiente pelagico di un’area che coinvolge cinque regioni dei tre Paesi firmatari (Provenza – Alpi – Costa-Azzurra, Corsica, Liguria, Toscana e Sardegna). Nel 2001 è stato inserito nella lista delle “Speciali Aree Protette di importanza mediterranea” (Aspim).

A margine della Conferenza, è stato organizzato un workshop dedicato alle collisioni delle navi con i mammiferi marini dal titolo “Una PSSA per il Mediterraneo nord occidentale”. Le collisioni costituiscono una significativa causa di mortalità delle popolazioni di cetacei mediterranei, soprattutto per la balenottera comune. Il workshop è stato seguito da un numero elevato di stakeholders – italiani, francesi, spagnoli e monegaschi – e ha permesso di individuare alcune delle condizioni necessarie per l’istituzione nel mar Mediterraneo nord occidentale di un’Area marittima particolarmente sensibile (PSSA) che, oltre al Santuario Pelagos, includerà la Spagna e il suo “Corridoio dei Cetacei”.