Una struttura completamente nuova che nasce da finanziamenti della Regione Puglia: un data center di ultima generazione, progetti multidisciplinari dal respiro globale ed europeo, stretta interazione col tessuto territoriale, spazio eventi per il coinvolgimento delle comunità locali. Agricoltura, mare e coste, gestione delle foreste, piani di adattamento per affrontare i cambiamenti climatici e citizen science per una collaborazione diretta con la cittadinanza. Inizia ad essere operativa a Lecce la nuova sede della Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Lecce– Da oggi, la nuova sede della Fondazione CMCC, vede al lavoro tutti insieme, nello stesso edificio, più di cento persone, tre divisioni di ricerca, il personale manageriale e amministrativo.
Tra pochi mesi, l’opera si completerà con la definitiva installazione di Juno, il nuovo supercomputer che farà di Lecce una nuova capitale europea dei dati climatici.
La nuova sede del CMCC coniuga la ricerca avanzata di primo livello internazionale su uno dei temi centrali della nostra epoca – i cambiamenti climatici e le loro interazioni con l’ambiente, la società, l’economia e il territorio – con la realizzazione di un nuovo spazio di opportunità e di dialogo con il territorio.
Acquisito e ristrutturato con il contributo dei finanziamenti regionali del Patto per la Puglia, l’edificio ospiterà il nuovo data center, upgrade dell’attuale centro di supercalcolo del CMCC – attualmente ospitato presso il Campus Ecotekne – che è considerato una infrastruttura di ricerca strategica, tanto da essere finanziato nell’ambito del POR con un contributo di circa 6 milioni di euro.
Si tratta di una iniziativa che investe nella ricerca avanzata di primo livello su un tema che attraversa tutti gli aspetti della nostra vita, dalla pianificazione territoriale, fino al cibo, alla salute del mare e delle coste, solo per citare alcuni aspetti.
Il CMCC, ricerca avanzata da Lecce alla scala globale
Con un portfolio di oltre 430 progetti europei acquisiti finora il CMCC si conferma come una tra le prime realtà continentali, alla pari di enti dalle dimensioni assai più grandi. Ma la ricerca avanzata produce benefici reali se, attraverso le collaborazioni internazionali, sa portare effetti positivi al territorio, migliorare la consapevolezza pubblica, produrre conoscenza a beneficio dei decisori, farsi portatrice di innovazione con una visione che sappia anticipare il futuro.
“Queste sono parole che sono ben presenti nel nostro lavoro quotidiano e negli obiettivi che ci prefiggiamo” – dice Antonio Navarra presidente CMCC. “L’apertura di questa nuova sede ha molti significati per noi: da una parte riusciamo e mettere insieme in un solo luogo tutti i ricercatori e le ricercatrici, insieme a tutto il resto del personale e al nuovo, moderno, data center che fino a ieri erano a Lecce ma in luoghi diversi. La ricerca scientifica è un lavoro di scambio, di dialogo, di confronto: condividere lo stesso luogo rinnoverà le nostre attività con un impulso ancora maggiore rispetto a quello che, fino ad oggi, ci ha portato ad essere una realtà tra le più avanzate della ricerca internazionale. Inoltre, potremo potenziare quelle iniziative, che pure abbiamo sempre condotto, che completano l’attività della ricerca scientifica, e cioè l’applicazione della conoscenza scientifica al dialogo con i diversi attori del territorio e della società, a partire dai decisori politici fino ai ragazzi delle scuole”.
“Diventare un punto di riferimento anche territoriale per un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale come CMCC: è questo il senso di questa importante sede localizzata nella città di Lecce e di questo importante investimento infrastrutturale” sottolinea Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. “L’attività di ricerca che CMCC porta avanti, le tematiche legate al monitoraggio del clima rappresentano importanti sfide su cui costruire una strategia regionale immaginando investimenti che guardino al clima come un’opportunità di pianificazione ambientale, urbanistica e del demanio marittimo. Siamo quindi molto fieri di ospitare a Lecce la nuova sede della Fondazione e ci auguriamo che si riesca a cogliere la sfida di costituire un distretto aziendale del clima che veda la collaborazione pubblico privato”.
“Il CMCC è un partner fondamentale nelle attività di pianificazione e programmazione del mio assessorato” – afferma Anna Grazia Maraschio, Assessora all’Ambiente e alla Pianificazione Territoriale delle Regione Puglia. “Oltre a diversi progetti transfrontalieri Interreg, per citarne alcuni Adriaclim, Cascade e Response, che lavorano a sistemi di adattamento ai cambiamenti climatici con il Centro, nel 2020 abbiamo avviato la definizione di una Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici che, con il supporto del CMCC, determinerà le scelte strategiche per il nostro territorio per affrontare il fenomeno del cambiamento climatico. Abbiamo una grande responsabilità di governo, quella di assicurare uno sviluppo sostenibile del territorio, sicurezza e protezione ambientale per tutti i cittadini e salvaguardia degli ecosistemi terrestri e marini: l’attività di ricerca, l’innovazione scientifica e la solidità di una struttura come il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici non può che essere da garanzia nell’affrontare le sfide che ci attendono”.
“La presenza nella nostra città del Cmcc, che insieme ad Ispra ed Enea rappresenta l’eccellenza in termini di ricerca e studio sul cambiamento climatico, è per noi motivo d’orgoglio”, sottolinea il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini. “Come amministrazione comunale siamo determinati ad assicurare ad investimenti ad altissimo contenuto di conoscenza e tecnologia le migliori condizioni per operare in città. La nuova sede del Centro, con le tecnologie delle quali si arricchisce e i vantaggi logistici che apporterà al lavoro degli scienziati, darà nuovo impulso al lavoro di ricerca e di questo dobbiamo essere lieti, perché per affrontare meglio il tempo che viviamo le nostre comunità hanno bisogno di conoscenze sempre più accurate e aggiornate sul tema della transizione ecologica, dei cambiamenti del clima, della sostenibilità. Faccio i miei migliori auguri per questo nuovo inizio al presidente Navarra e ai ricercatori che lavorano nel Centro”.
“Con l’apertura della nuova sede – commenta il Rettore dell’Università del Salento, il Prof. Fabio Pollice – il CMCC può dispiegare appieno le proprie potenzialità, andando a consolidare ulteriormente la propria indubbia centralità nell’ambito delle istituzioni che a livello internazionale si occupano di cambiamenti climatici. Il nuovo data center rafforza la sua capacità di analisi ed elaborazione dei dati climatici e, conseguentemente, la capacità di sviluppare modelli predittivi e valutare azioni e piani di mitigazione dei rischi connessi al cambiamento climatico. Sono convinto per la costante e proficua interazione che ho avuto in questi due primi anni di mandato con i vertici del CMCC, che la collaborazione con l’Università del Salento tenderà ulteriormente a rafforzarsi nel corso dei prossimi anni con benefici reciproci, anche in considerazione delle presenza all’interno dell’Ateneo di infrastrutture di ricerca di interesse europeo come ACTRIS, LIFEWATCH, CERIC-ERIC Bio Open Lab che possono contribuire a fare di Lecce e del Salento uno dei più importanti Hub di ricerca sui cambiamenti climatici. Ma il legame di reciprocità che ci lega al CMCC si è ulteriormente rafforzata anche sul piano formativo. Occorre infatti ricordare che l’Università del Salento in collaborazione con il CMCC ha attivato a partire da quest’anno un Corso di Laurea in Sviluppo Sostenibile e cambiamenti climatici, quale risposta alla crescente richiesta di professionalità legate alla gestione della transizione ecologica che viene dal settore pubblico e privato. Il sostegno che abbiamo avuto dal CMCC è stato e sarà fondamentale per il successo di questo percorso formativo. Lavoreremo insieme per fare del Salento un grande laboratorio di sostenibilità per tutta la regione mediterranea. Siamo dunque estremamente felici di avere nel nostro territorio, tra i nostri partner strategici questa prestigiosa istituzione.
Dalla scienza ai benefici per la Puglia
Dall’agricoltura 4.0 fino alle previsioni meteo marine, alla gestione delle risorse forestali e alla prevenzione di impatti negativi legati ai cambiamenti climatici, sono davvero molte le attività che vedono il lavoro del CMCC applicato in maniera specifica al territorio pugliese.
Sotto il nome di Agrifood 4.0, ad esempio, c’è la definizione di un progetto si ricerca che è realizzato da un partenariato che include il DAJS (coordinatore), lo IAMB, la Fondazione CMCC, l’Università del Salento, il Politecnico di Bari, l’Università di Bari e il CNR IPSP. Il progetto mira a realizzare un’agricoltura moderna e sostenibile, rispettosa della natura, dell’uomo e del clima, con particolare attenzione all’obiettivo di rigenerare l’agricoltura nei territori colpiti dal batterio Xylella fastidiosa con un’agricoltura moderna e sostenibile, innovativa e di precisione.
Sensori wireless all’avanguardia, stazioni meteo, videocamere ad alta risoluzione, droni, un Centro di Controllo degli incendi boschivi presso la Protezione Civile in Puglia, una App mobile, FireAware, per sensibilizzare i cittadini sul problema degli incendi boschivi: questi sono i risultati prodotti
dal recente progetto OFIDIA2 – Operational FIre Danger preventIon plAtform 2 che ha dotato la lotta e la prevenzione degli incendi in Puglia di nuovi e più efficaci strumenti. OFIDIA2 è un sistema di monitoraggio ambientale per la previsione e prevenzione del rischio di incendi boschivi in Puglia e nella regione greca dell’Epiro, che ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza dell’ambiente e prevenire e gestire gli incendi boschivi nelle foreste e nelle zone rurali delle aree coinvolte.
Il mare è poi protagonista della Puglia e della ricerca CMCC. Oltre alla sala operativa che sviluppa numerose previsioni meteo marine con dati ad alta risoluzione, il CMCC partecipa in molte attività che si sviluppano in stretta collaborazione con le amministrazioni e diversi attori del tessuto sociale pugliese. È il caso, ad esempio, del progetto CASCADE (coordinato dalla regione Puglia) attraverso il quale si realizza il monitoraggio dell’ambiente costiero e si sviluppano attività finalizzate a ripristinare le specie in pericolo e di sostenere la gestione integrata. O come il progetto Adriaclim, nell’ambito del quale una collaborazione tra ricerca scientifica e amministrazioni sviluppa strategie e strumenti finalizzati a migliorare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici in ambiente costiero attraverso nuovi strumenti per la consultazione di informazioni ad alta risoluzione.
Sono solo alcuni degli esempi delle numerose attività che vedono impegnato il CMCC in Puglia e che sono oggetto di una serie di iniziative di divulgazione che integrano le conoscenze scientifiche in piattaforme e linguaggi che cercano di migliorare la consapevolezza pubblica sui cambiamenti climatici parte di cittadine e cittadini di tutte le generazioni. I nuovi spazi della sede del CMCC sono infatti pensati per ospitare iniziative di incontro, confronto e condivisione, eventi che inviteranno la cittadinanza, le scuole, la società civile a partecipare in un dialogo attivo e costruttivo su come affrontare la sfida dei cambiamenti climatici.