Ocean Ark: nave da allevamento ittico semovente approvata dal RINa

L’OATECH di Rodrigo Sanchez Raccaro fondatore, Cristino Stange commercial manager, Héctor Ruiz e Andrés Fuentes, ex amministratori delegati e imprenditori cileni di piscicoltura, innovatori tecnologici per l’industria mondiale ed ex ufficiali della marina cilena, Rodrigo Fernandez ingegnere navale, con sede in Cile, ha ricevuto l’approvazione del progetto per quella che ritiene possa essere una nave rivoluzionaria per migliorare l’allevamento e la produzione di pesce.

L’Ocean Ark, ‘Arca dell’oceano’ di nuova concezione per una nave da acquicoltura galleggiante, offshore e semovente, ha ricevuto un’Approvazione di Principio (AiP) dalla Società Italiana di Classificazione Navale RINa.

La nave, una fattoria ittica mobile, risponde a un concetto d’ingegneria navale davvero unico. I piani di costruzione iniziali riguardano una nave lunga 170.1 metri (558 piedi), con una larghezza di 60.0 metri (197 piedi); un design a trimarano per creare grandi vasche con gabbie metalliche per contenere il pesce. La nave è semovente con motori diesel-elettrici (4000 KW) in grado di funzionare a una velocità di quattro nodi. Le carene del trimarano sono antifouling, di struttura resistente e protetta dai predatori e con una migliore ossigenazione. Le operazioni di coperta sono supportate da quattro gru elettroidrauliche; sarà possibile far attraccare presso i suoi bordi altre navi per consentire rifornimenti o carichi di pescato; è presente un eliporto per ispezioni e/o operazioni di emergenza. I test iniziali indicano che potrebbe operare in mari con onde oltre i 6 metri (20 piedi). Non ha bisogno di aree particolari per ancorarsi avendo capacità di movimenti autonomi; presenta una capacità di 450 tonnellate di aree di stoccaggio e consente fino a 25 giorni di autonomia.

La nave, concepita da Ocean Ark Tech of Chile (OATECH), dimostra che gli oceani potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella futura piscicoltura per la produzione di nutrimento per soddisfare le esigenze della crescente popolazione mondiale. Il progetto dell’Ocean Ark è destinato a rivoluzionare il settore ittico migliorando diversi parametri: la salute dei pesci, il comfort dell’equipaggio e in generale l’immagine dell’intero settore.

L’Oak Ark, nome originale, secondo i progettisti, può fornire ai mercati una capacità di 4.000 tonnellate di prodotto; ha il potenziale per diventare una tecnologia dirompente che consente la produzione a bassa densità di pesce più sano e di qualità superiore a costi inferiori rispetto al mare aperto, a terra, e sistemi di acquicoltura costiera. Tutto questo senza aumentare lo ‘sforzo’ di pesca sugli stock ittici e sugli habitat costieri. La nave da piscicoltura è stata sviluppata seguendo le regole RINa e rispetta le normative MARPOL, SOLAS e IMO. Semovente, assistita dall’intelligenza artificiale (AI), la nave è progettata per produrre basse emissioni e operare in modalità completamente autonoma o con un equipaggio massimo fino a 20 persone.

I sistemi d’intelligenza artificiale e le gabbie per pesci autopulenti aiuterebbero il trimarano a garantire la salute e il benessere dei pesci. La nave avrebbe anche la capacità di allontanarsi da situazioni minacciose che vanno dalle ondate di calore marine alle fioriture di alghe e alle tempeste.
Ocean Ark è una nave che potrebbe operare vicino ai mercati di consumo (porti e /o baie) asiatici, americani o europei, riducendo la necessità di trasportare il pesce al mercato.

Patrizio Di Francesco, Marine Principal Engineer di RINa per il Nord Ovest Europa ha affermato: “Si tratta di una nave insolita. Il suo Approval in Principle (AiP) rappresenta una pietra miliare sia per il settore della piscicoltura che per la classificazione delle navi dal design non convenzionale”. “È un approccio innovativo alla raccolta sostenibile del pesce – ha proseguito Di Francesco – per contribuire a garantire la sicurezza e la sovranità alimentare e che potrebbe rivoluzionare la piscicoltura per il futuro”.

I proprietari del progetto OATECH riferiscono di avere stilato un accordo, e sono in corso finanziamenti, per costruire diverse unità di Ocean Ark, con una serie di cantieri navali leader a livello mondiale, tra cui China Merchants Industry Holdings, Tersan e CIMC Raffles.
L’Ocean Ark Tech del Cile lavora con il suo alleato strategico, Ocean Sovereign, con sede nel Regno Unito, con l’obiettivo di contribuire al piano per la sicurezza alimentare delle Nazioni Unite del 2050.