Il saluto della Classe J24 a Roberto Biagini, amico e costruttore di tanti J24 di successo

A l’ultimo saluto ad un personaggio generoso e conosciutissimo nell’ambiente sportivo

Carrara/Aulla-La Classe perde un grande amico, sempre disponibile e vicino a tutti regatanti: è scomparso Roberto Biagini, il costruttore di tanti J24 di successo che da qualche mese stava combattendo con grande forza di carattere contro la malattia che l’altra sera ha avuto ragione della sua forte fibra.
Biagini aveva iniziato quasi per caso a fabbricare barche da regata, trasmettendo la sua passione anche al figlio Massimiliano, in equipaggio sul J24 Ita 215 di Vincenzo Mercuri.

Gli piaceva raccontare che nel 1984, mentre lavorava alla Intermarine di Sarzana in qualità di capo squadra del reparto resine, il direttore dell’azienda chiese alla Azimut di Torino la consegna di una imbarcazione da regata. “Gli venne risposto di no e allora, non so ancora come, entrai in gioco io che, dopo aver appreso le nozione base, iniziai a costruire una barca a vela. Evidentemente andò tutto bene, dato che poi mi misi in proprio con l’azienda Tecnoresine.” Il risultato, ben presto, è stato che i J24 costruiti nell’azienda a Piano di Quercia, nel cuore della Lunigiana, hanno raggiunto tutta Italia, riscuotendo ottimi risultati nei più svariati campi di regata del mondo.

In tanti ricordano la sua simpatia, la sua ironia, la generosità che lo ha sempre caratterizzato nel lavoro dove era sempre pronto ad aiutare, a fare assistenza anche nelle trasferte più lontane come quella in Olanda.

“Mio padre mi ha trasmesso la passione per il mare – ricorda Massimiliano – dato che il nonno Giuseppe e lo zio paterno Francesco sono stati rispettivamente nostromo e capitano di lungo corso.” Ma Roberto Biagini non è stato solamente un appassionato del mare e un vero punto di riferimento per tutti gli equipaggi J24 ma anche un grande sportivo molto apprezzato nel mondo del Calcio dove ha militato come riserva di Zoff nel Torino e come attaccante nel Piombino e nell’Ortonovo Calcio, prima di diventarne dirigente.

La Classe Italiana J24 lo saluta con tristezza, stringendosi alla famiglia e ai suoi cari.