Giornata Mondiale degli Oceani – Investire sulla blue economy è un’occasione senza precedenti

Coniuga performance e impatto positivo sull’ambiente. Nel primo trimestre 2021 l’ETF di BNP Paribas Asset Management è cresciuto del +9,5%. La finanza sostenibile è un fattore strategico per lo sviluppo di un’economia mondiale sempre più green.

L’acqua è da sempre la risorsa più importante del pianeta, non solo dal punto di vista biologico ma anche economico. Tutti gli asset chiave legati all’oceano hanno un valore di circa 24 mila miliardi di dollari arrivando a rappresentare la settima economia mondiale[1]. In tutto il mondo sono circa 350 milioni le persone che lavorano in settori legati al mare e, solo in Europa, sono 5 milioni gli occupati nel campo della blue economy, ovvero il modello di business sostenibile legato all’economia del mare. Proprio nel Vecchio Continente la ricchezza generata da questo comparto è cresciuta mediamente del 9,7% annuo tra il 2009 e il 2016[2]. Numeri importanti che fanno riflettere sull’importanza degli investimenti sostenibili nella blue economy, uno dei settori più strategici del futuro. Non a caso l’ETF Blue Economy lanciato da BNP Paribas Asset Management ha registrato una performance del +9,50% nel primo trimestre 2021[3].

Pesca, acquacoltura, turismo, biotecnologie marine, industrie estrattive, desalinizzazione, energia marina rinnovabile, trasporti marittimi, porti e servizi correlati, smaltimento dei rifiuti: la blue economy ingloba tanti settori e rappresenta un’ opportunità di investimento senza precedenti. Nell’ambito della Giornata mondiale degli oceani dell’8 giugno 2021, BNP Paribas Asset Management ripercorre le sfide legate alla conservazione delle risorse marine e le opportunità di investimento esistenti per creare valore e, allo stesso tempo, generare un impatto positivo. Proprio per questo, il Gruppo BNP Paribas finanzia attività con un potenziale impatto sull’oceano, in particolare il , la pesca, l’acquacoltura e le infrastrutture offshore. Allo stesso tempo, supporta i clienti nella transizione ecologica, attraverso sia lo sviluppo di finanziamenti a impatto positivo sia con una dotazione di 1 miliardo di euro dedicata al finanziamento della transizione ecologica delle spedizioni entro il 2025.

Perché investire sulla blue economy? Ecco alcuni dati:

-I mari e gli oceani rappresentano un ricco “capitale naturale”: coprono il 70% del globo e occupano un’area di 360 milioni di chilometri quadrati.

-350 milioni di in tutto il mondo sono legati al mare con la pesca, l’acquacoltura, il turismo costiero e marino.

-Oltre il 50% dell’ossigeno che respiriamo proviene dagli oceani e il 30% delle emissioni di carbonio viene assorbito dall’ambiente marino.

-Oltre il 90% delle merci scambiate viaggia via mare, facendo del trasporto marittimo la dell’economia globale.

-La blue economy produce mezzi di sussistenza per oltre 820 milioni di persone.

-Il pesce fornisce a 3,2 miliardi di persone quasi il 20% dell’assunzione media di proteine animali[4]

Un investimento che genera rendimenti

A settembre 2020, BNP Paribas Asset Management ha lanciato il primo fondo indicizzato dedicato a questo tema, l’ETF Blue Economy. L’ETF offre agli investitori l’opportunità di dare un senso ai propri risparmi e di investire su un tema di fondamentale importanza, legato all’uso sostenibile delle risorse oceaniche, cercando al contempo performance sul lungo periodo. Nel primo trimestre del 2021 l’indice ha generato una performance del +9,50%, leggermente superiore al MSCI World Net return index (fonte BNPP AM).

Robert-Alexandre Poujade, analista ESG di BNP Paribas Asset Management:

“Siamo convinti che investire nella blue economy possa essere decisivo per la lotta al cambiamento climatico e per tutelare la naturale funzione degli oceani di assorbimento delle emissioni di carbonio legate all’attività umana. Per i risparmiatori che vogliono contribuire ad un futuro più verde e avere un impatto positivo sul pianeta, questa è anche una grande opportunità per dare un significato più profondo ai propri investimenti. La comunità finanziaria deve svolgere un ruolo guida nell’incoraggiare le aziende ad adottare le migliori pratiche a favore della conservazione delle risorse marittime.”