Alle 10:19 UTC del 28 gennaio 2021 Boris Herrmann ha attraversato il traguardo del Vendée Globe 2020 a Les Sables – d’Olonne, mettendo la parola fine a un’impresa durata 81 giorni e conclusasi con il 5° posto. Alle 19.50 UTC del mercoledì, Seaexplorer è entrata in collisione con un peschereccio, numerosi i danni riportati dalla barca che da quel momento ha dovuto procedere a velocità ridotta vedendo così sfumare le speranze di salire sul podio a poche ore dall’arrivo. Un evento che dopo le tante miglia percorse, lascia l’amaro in bocca ma si tratta di un risultato importante per il navigatore tedesco, che ha condotto splendidamente questa sua prima esperienza alla regata quadriennale.
Al traguardo, assieme a Boris Herrmann e alla sua Seaexplorer – Yacht Club de Monaco, è arrivato anche un nuovo concetto di navigazione, più ecologico e attento alle problematiche di impatto ambientale.
L’IMOCA 60 battente bandiera monegasca, è un esempio di sostenibilità, (non a caso è stato scelto da Greta Thunberg per attraversare l’Atlantico nel 2019) per la produzione di energia, infatti, si affida totalmente a generatori idroelettrici e pannelli solari.
L’impianto fotovoltaico a bordo di Seaexplorer è un progetto su misura sviluppato dall’azienda italiana Solbian, specializzata nella produzione di pannelli solari flessibili per la nautica. Una collaborazione, quella con Solbian, che dura ormai da due anni e vede coinvolto anche Sailectron, partner austriaco dell’azienda.
1249 Wp di moduli fotovoltaici occupano la tuga e parte esterna della coperta, garantendo, assieme ai generatori idroelettrici, tutta l’energia necessaria a far funzionare l’elettronica di bordo. Nessuna necessità di combustibili fossili e zero emissioni di carbonio fanno di Seaexplorer una barca del tutto eco-friendly.