Oltre mille partecipanti in 190 imbarcazioni per la 13ma Veleziana

– Il vero protagonista della 13a organizzata dalla è stata la passione per lo sport. Circa mille persone hanno preso parte all’evento velico lagunare suddividendosi in 190 imbarcazioni, dai maxi yacht (oltre trenta metri) ai sei metri.
Non è mancato l’agonismo, con una grande partecipazione condivisa e internazionale (barche da Croazia, Slovenia, Inghilterra, Svizzera, Germania…). RispeJo al solito orario (ore 12) si è scelto di anLcipare la partenza alle 10.30, in modo da non incappare nella marea contraria. La regata è infatti partita dal tratto di mare antistante al Des Bains, per poi proseguire lasciando a sinistra la conca di navigazione, entrando nella bocca di porto del Lido e giungendo in bacino di San Marco. Il traguardo è stato posto tra la torre della darsena grande dell’ Maggiore e la chiesa di della Pietà.

Il primo a solcare la linea immaginaria è stato attorno alle 11.20, cinquanta minuti dopo la partenza. Dopo di lui si sono classificati Arca Sgr, Way of life, Pendragon e Anywave.

«È stata una bellissima che ha incorniciato la Veleziana, una regata importante per la Compagnia della vela e per il mondo velico in generale. Questo evento si caraJerizza per la partenza dal mare e l’arrivo di fronte alla sede storica della Compagnia a San Marco», ha commentato il presidente del club nautico PierVettor Grimani.

Soddisfazione per il circolo organizzatore, come conferma Grimani: «Nonostante il covid siamo riusciti a organizzare una di successo con 190 imbarcazioni, basta pensare che negli scorsi anni gli iscritti si aggiravano attorno ai duecento. Reputiamo questi numeri come assolutamente lusinghieri, oltre che premiati dal tempo e dal vento, sufficiente per entrare in bacino. È una soddisfazione che la gran parte degli iscritti siano giunti in tempo utile».

A testimoniare il successo sono i numeri: «Se non ci fosse stato il covid saremmo stati la seconda regata d’altura più frequentata per iscrizioni, a causa dello sfortunato annullamento della siamo diventati i primi. Non è un merito nostro esser diventati i primi, ma lo è organizzare un evento in grado di classificarsi al secondo posto. Un traguardo di questo tipo a livello nazionale non è fine a sé stesso, ma un auspicio, affinché si possa incrementare la passione per questa giornata conclusiva della stagione sportiva».