Roma/Giraglia: magico Globulo Rosso
Alla Roma per 2 Line Honours e Coppa dell’Ammiraglio a Libertine. La Coppa Don Carlo a Dream Away. Alla Giraglia Globulo Rosso vince in IRC e ORC. Il GiragliOne va a Oscar Campagnola
Riva di Traiano – E’ stato il meteo il protagonista principale sia della Roma/Giraglia sia della Roma per 2, le due regate del CNRT partite insieme il 20 settembre u.s. per dirigersi una verso nord, verso Capo Corso e lo scoglio della Giraglia, l’altra verso sud, verso Ventotene e poi Lipari, per un tuffo verso il mare antico della Magna Grecia e ritorno.
255 miglia la prima, 539 miglia la seconda, per un totale di 794 miglia da gestire giorno per giorno, ascoltando gli equipaggi, seguendone le rotte, guardando l’evoluzione del meteo praticamente su tutto il Mar Tirreno, da nord a sud.
Per i vincitori andiamo in ordine cronologico e rendiamo onore ai quelli della Roma/Giraglia, a cominciare da L’Automobile Globulo Rosso, Este 31 di Alessandro Burzi, vero asso pigliatutto della regata che ha fatto sua la Line Honours ed ha vinto sia in IRC sia in ORC. Alle sue spalle in IRC si è classificato Sventola, Bavaria 38 di Massimo Salusti, seguito da Palinuro, J99 di Gianluca Lamaro; in ORC secondo posto per Palinuro e terzo posto per Cygnus, First 36.7 della Marina Militare. Nella classe in doppio si è imposto Loli Fast, Sun Fast 3600 di Davide Paioletti e Giovanni Bonzio, che è anche passato per primo assoluto allo scoglio della Giraglia.
Il GiragliOne, il trofeo in solitaria, è andato al decano dei solitari italiani Oscar Campagnola che, a bordo del suo Comfortina 42 Fair Lady Blue, ha messo alle sue spalle il giovane Francesco Cerina, che ha però spinto al massimo il suo Giro 34 Lima. E le dimensioni contano!
Per la Roma è stata un’edizione con tante difficoltà, conclusa anzitempo a Lipari, causa le grosse perturbazioni in arrivo. La LIne Honours è stata conquistata, quindi, al passaggio dell’isola da Libertine, di Marco Paolucci e Lorenzo Zichichi, che hanno così difeso il loro titolo rimettendo nella propria bacheca il prestigioso Trofeo dell’Ammiraglio. L’altro grande trofeo il Palio, la Coppa Don Carlo riservata alla competizione in equipaggio, è stata conquistata da Dream Away, First 36.7 Mod di Sergio Poli. Nel raggruppamento IRC la vittoria è andata a Uma Fast, Sun Fast 3200 di Francesco Mengucci e Stefano Greco, seguito da Libertine e da Amapola, Sun Odyssey 40 di Gherardo e Matteo Maviglia. In ORC, si è imposto Triple9, di Andrea Gancia e Sito Aviles, seguito da Nuova, OT 40 di Sergio Mazzoli e Andrea Donato, e da Amapola.
“E’ stata un’edizione particolarmente molestata dal maltempo – commenta il presidente del Comitato di regata Fabio Barrasso – con groppi a non finire, fulmini, temporali e, in fondo alla Roma per 2, questa annunciata tempesta perfetta che alla fine è arrivata e che avrebbe spaccato in due la flotta, mettendo certamente in difficoltà qualche equipaggio, mentre altri si sarebbero riusciti sicuramente a presentarsi all’arrivo in condizioni accettabili”.
“Sono state due regate che ci hanno regalato una partenza fantastica – sottolinea il presidente del CNRT Alessandro Farassino – ma che nel loro svolgimento si sono rivelate particolarmente difficili. Alla Roma/Giraglia c’è stato di tutto, con pioggia, vento, fulmini ma anche il racconto di tramonti bellissimi. Regata complicata, come sempre, con scelte tattiche che si sono rivelate vincenti per L’Automobile Globulo Rosso, che ha vinto con pieno merito.
La Roma per 2 è stata caratterizzata da una prima parte con poco vento, con qualche groppo entrato poco prima del cancello di Lipari. Dopo Lipari abbiamo avuto il sentore che qualcosa nelle previsioni meteo stesse cambiando, come ci ha subito confermato Andrea Boscolo, che ha curato il meteo per queste due regate. Le previsioni evidenziavano una perturbazione molto profonda che avrebbe spazzato il Tirreno, come poi è effettivamente avvenuto con i danni che abbiamo sentito in questi giorni.
Abbiamo così deciso di terminare la regata al cancello di Lipari, dove i passaggi erano stati presi direttamente da una giuria presente sul posto. Come ogni decisione di questo genere anche questa ci ha lasciato, a noi e ai regatanti, un po’ d’amaro in bocca, ma a noi piace la grande vela d’altura in sicurezza. L’avventura per noi è questa e faccio i miei complimenti a tutti i vincitori, a Libertine, a Dream Away, a Uma Fast, a Triple9″.