Coronavirus-Verso la Fase 2: come si riorganizza la Vela

Riunioni in teleconferenza del Presidente FIV Francesco Ettorre con Classi e organizzatori: ipotesi di ricalendarizzazione

La Federvela continua a lavorare in smart working e affronta le diverse sfide poste dall’emergenza sanitaria in corso. Mentre si inizia a parlare di Fase 2, a cavallo della Pasqua il Presidente FIV Francesco Ettorre ha voluto incontrare le associazioni di Classe e gli organizzatori delle principali regate, per fare il punto sulle ipotesi di date e modalità della riapertura dei Circoli Velici e quindi le prospettive di una revisione del calendario della Vela 2020.

Due diverse e molto affollate riunioni in videoconferenza hanno riguardato sia tutte le associazioni di Classe che gli organizzatori delle maggiori regate d’altura e offshore, per un totale di oltre 100 partecipanti: uno spaccato di alcune più rappresentative dell’attività velica.

Il Presidente Ettorre ha aperto le riunioni condividendo gli ultimi aggiornamenti recepiti dal dello Sport e dal CONI, e fornendo le più recenti indicazioni in materia di date per la cosiddetta Fase 2 in relazione allo Sport. “Al momento – ha detto – il Governo pensa a un progressivo riposizionamento del mondo dello Sport in tre diverse fasi, e sempre con la premessa del completo rispetto di tutte le disposizioni di protezione e sicurezza sanitaria: inizieranno prima gli atleti di alto livello e di interesse agonistico, che potranno riprendere gli allenamenti indicativamente dopo il 4 maggio. Quindi sarà la volta delle attività nazionali più rilevanti, e da ultimo si potrà pensare alle attività di base, che sono le più consistenti numericamente. Per queste ultime il riferimento temporale è il mese di giugno. Naturalmente – ha chiarito il Presidente – tutto resta condizionato all’evolversi dell’emergenza, e alle direttive emesse con i prossimi Decreti attesi dopo Pasqua.”

Lo sport della Vela prova a guardare avanti con disponibilità e ottimismo. Le disposizioni sugli eventi sportivi a porte chiuse non riguardano la Vela che di norma non prevede la presenza di pubblico, mentre si valuta come adeguarsi alle prescrizioni sulla sicurezza che verranno progressivamente dettagliate, e che riguardano i dispositivi di protezione (mascherine, guanti) e le misure di distanziamento sociale da adottare nello svolgimento dell’attività velica.

“Sarà uno scenario di ripresa con grandi limitazioni – ha detto ancora Ettorre nel corso delle videoconferenze – e per questo sarà necessaria molta flessibilità da parte di tutti. Secondo le ultime proiezioni, si potrà pensare a una graduale ripresa dell’attività tra fine giugno e inizi di luglio. E’ impossibile pensare di ricalendarizzare in 5 mesi le regate previste lungo tutto il 2020.”

Nel corso delle conferenze è stata inoltre confermata l’impossibilità di svolgere gli eventi internazionali della Vela previsti in Italia nel 2020, questo anche a causa delle limitazioni ai viaggi e agli obblighi di quarantena imposti a chi si sposta da un paese all’altro.

In attesa di aggiornamenti alle limitazioni sugli spostamenti sul territorio italiano, e alla probabilità che le progressive riaperture avvengano non contemporaneamente in tutte le regioni, ai fini dell’assegnazione dei titoli italiani si dovrà tenere conto dell’effettiva possibilità di partecipazione di tutti gli aventi diritto. Di fatto le prime attività agonistiche alle quali si potrà pensare saranno quelle regionali (o “zonali” per la divisione del territorio nell’organizzazione FIV).

Altro elemento di grande rilevanza e impatto sull’organizzazione delle regate riguarda il distanziamento sociale. Fino a diverse disposizioni in materia, si potrà pensare solo a far disputare le regate in acqua, ma cancellando o regolarizzando con la massima attenzione, tutti i possibili assembramenti: cerimonie di apertura, briefing, premiazioni, cene sociali, attività ludiche, nonchè la fruizione di parchi barche, scivoli, spogliatoi, club house… “Sappiamo bene che per molte regate i contorni sociali sono un aspetto importante – ha detto ancora Ettorre – ma dovremo essere bravi e consapevoli: tutto questo almeno fino all’autunno non potrà avvenire.” E’ stato anche chiarito che i Circoli e le Classi saranno aggiornate con appositi strumenti informativi per orientarsi sui dettagli delle diverse disposizoni, comprensive degli eventuali controlli medici preventivi.

Dalla conferenza che ha riguardato il mondo della vela d’altura, sono state confermate le posizioni degli organizzatori di importanti regate, come la Palermo-Montecarlo e la 151 Miglia, che hanno comunicato la scelta di annullare le edizioni 2020: se ne riparlerà nel 2021, mentre per quest’anno sono annunciate diverse misure di solidarietà tra le quali una raccolta di fondi in favore della . Annullamento e rinvio al 2021 è atteso a breve anche da parte di altri organizzatori, come lo Yacht Club Italiano per la Giraglia, e il Circolo della Vela Brindisi per la Brindisi-Corfù.

Intervenendo alla conferenza, il responsabile Altomare FIV Donatello Mellina ha ricordato che si è al lavoro e in attesa degli aggiornamenti normativi, per verificare anche il calendario e la validità del , che potrebbe essere assegnato anche con un numero ridotto di regate, ma comunque “in presenza di una equa distribuzione e della piena regolarità”.

Il Presidente dell’UVAI (Unione Vela Altura Italiana) Fabrizio Gagliardi, si è detto concorde con i rinvii al 2021 per gli eventi più importanti, e allo stesso tempo si è dichiarato “abbastanza fiducioso” sull’Italiano Altura previsto a fine agosto a Gaeta.

Il Presidente di Barcolana Mitja Gialuz ha riferito che dei record sta ragionando su diversi possibili scenari che tengano conto del livello e del protrarsi delle misure restrittive, e sulla possibilità di svolgere la regata in acqua anche senza partecipazioni straniere.

Per quanto riguarda l’individuazione di nuove date per regate nazionali, sarà data priorità alle Classi e manifestazioni che potranno valere a fini di qualificazione e selezione di eventi internazionali (Mondiali o Europei) ricalendarizzati nello stesso 2020, ovviamente con sistemi di qualifica semplificati e ridotti. Mentre per le Classi che hanno già posticipato gli eventi internazionali al 2021 ci sarà più tempo per trovare e stabilire nuove date alle regate nazionali. L’obbligo per tutti è quello di ridurre drasticamente il numero di regate in calendario, per la somma delle difficoltà causate dalla pandemia.

Per le regate giovanili, in considerazione delle ipotesi sull’apertura dell’anno scolastico a settembre, sarà data precedenza ai campionati italiani giovanili Singoli e Doppi che coinvolgono atleti dai 15 ai 18 anni, i quali potrebbero avere esigenze scolastiche immediate, rispetto ai più giovani Cadetti (10-14 anni) della e Coppa del Presidente.

Il delicato rapporto con il mondo scolastico è stato oggetto di una riflessione del Presidente Ettorre: “Dopo i mesi di emergenza e assenza dalle scuole, è prevedibile che sarà meno facile e scontato il rapporto con gli studenti che svolgono una attività agonistica. Su questo dovremo tutti lavorare con attenzione e pazienza. Una soluzione potrà essere quella di intervenire sulla durata delle regate, per non far perdere ai ragazzi 4-5 giorni di scuola.”

Sulla base di alcuni interventi nella conferenza, tra le varie problematiche del periodo è emersa la singolarità che riguarda l’attività delle discipline olimpiche della vela. Infatti, con il rinvio delle di Tokyo 2020 all’estate 2021, e con la conferma dei Giochi al 2024, di fatto dal prossimo anno la Vela si troverà a organizzare contemporaneamente l’attività delle classi olimpiche vecchie e nuove. In sostanza alle attuali 10 classi olimpiche di Tokyo 2020, si aggiungeranno le nuove di Parigi 2024: Kiteboard, Offshore Keelboat misto, 470 misto.

In tal senso il Presidente Ettorre ha ricordato che mentre World Sailing (la federazione velica internazionale) ha già preso le sue decisioni per le discipline olimpiche 2024, la ratifica del CIO (il Comitato Olimpico Internazionale) è prevista per marzo 2021.

Sempre in tema di , visti i tempi stretti nel 2021 si andrebbe verso un accorpamento dei calendari: l’ultimo evento di qualifica olimpica continentale sarà probabilmente inserito all’interno di uno degli eventi già previsti, e lo stesso potrebbe accadere per lo svolgimento di o Mondiali.

Ora le attese del mondo sportivo e della Vela sono per il prossimo DPCM, sia per l’eventuale indicazioni di date e termini extra-sportivi, che per l’ipotesi di quando potranno riaprire le associazioni sportive, i circoli velici, considerato un passaggio fondamentale della Fase 2.

In conclusione delle conferenze Ettorre ha dato appuntamento a dopo il 18 aprile per aggiornamenti e altre riunioni: “Ora che abbiamo acquisito la possibilità di svolgere questi incontri a distanza, credo che essi diventeranno una ottima abitudine per il futuro e miglioreranno la nostra operatività.