Elena Berta e Bianca Caruso al 4° posto, Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini al 5°
Nel 470 maschile Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò scendono all’11° posto
Secondo giorno di regate a Miami per le Hempel World Cup Series, cambia lo scenario meteo, dalle ariette leggere al vento robusto con raffiche oltre i 20 nodi e regate intense dall’inizio alla fine. Quanto alle classifiche, a metà strada di questa tappa di Coppa del Mondo, il bilancio migliore arriva dalle nostre veliste del 470, mentre i colleghi maschi perdono terreno.
Tra le ragazze la timoniera francese Camille Lecointre (bronzo a Rio 2016) con la prodiera Aloise Retornaz allungano al comando pur incappando in una squalifica per partenza anticipata (UFD-1), seguite dalle polacche Agnieska Skrzypulec e Jolantra Ogar e dalle tedesche Frederike Loewe e Anna Markfort.
Subito alle spalle del podio (e a pari punti con le tedesche), troviamo al quarto posto le azzurre Elena Berta (Aeronautica Militare) e Bianca Caruso (Marina Militare), che a una partenza anticipata hanno risposto con grinta (UFD-4), tallonate al quinto posto ad appena 3 punti dalle compagne di squadra Benedetta Di Salle (Marina Militare) e Alessandra Dubbini (Fiamme Gialle), oggi 9-2.
In campo maschile sempre in testa gli svedesi Anton Dahlberg e Frederik Bergstrom, ma cambiano gli inseguitori: al secondo gli esperti greci Panagiotis Mantis e Pavlos Kagialis (medaglia di bronzo a Rio 2016) e al terzo i giapponesi Kazuto Doi e Naoya Kimura, che precedono i campionissimi australiani Matthew Belcher e Will Ryan (due volte oro olimpico), al quarto posto.
Perdono posizioni in classifica gli azzurri Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare): dal 7° al 12° in virtù di due prove a metà flotta (15-13). Gli altri italiani Matteo Capurro e Matteo Puppo sono sempre al 18° posto (piazzamenti del giorno 14-14).
Quanto ai due timonieri Laser, tra le ragazze del Radial Matilda Talluri risale fino a sfiorare il podio ed è quarta (3-2 di giornata), mentre tra i maschi Edoardo Libri scende al 23° (22-20).
Il programma Hempel World Cup Series prevede due prove al giorno fino a venerdi, e quindi sabato le Medal Race tra i primi dieci di tutte le classi. Il fuso orario a Miami è 6 ore in anticipo rispetto all’ora italiana.
LE DICHIARAZIONI DEL GIORNO
PIETRO ZUCCHETTI (Tecnico FIV classe 470 femminile):
“Il vento è andato aumentando nel corso del giorno, dai 12-15 fino a 19-20, poca onda, molti salti e buchi di aria. Entrambi i due nostri equipaggi femminili hanno un’ottima velocità. Prima regata non brillante per Di Salle e Dubbini che non hanno seguito al meglio i salti del vento, anche se alla fine hanno portato a casa un 9° posto a causa di quattro squalificati per bandiera nera davanti a loro. Berta e Caruso avevano fatto una bella regata chiudendo terze, ma sono state squalificate per partenza anticipata, sulla quale c’è poco da dire.
Nella seconda prova con vento più forte e steso, entrambe le barche delle azzurre hanno faticato nella prima bolina, ma poi hanno veramente ingranato una marcia in più, facendo tutte e due un grande recupero, fino ad agganciare il gruppo di testa racchiuso in pochi secondi. Nella poppa finale Berta e Caruso hanno seguito una rotta un po’ più estrema che non ha pagato molto, Di Salle e Dubbini più classica e profonda, prediligendo l’angolo rispetto alla velocità, e ha chiuso seconda. Impressiona la francese Lecointre, oggi nella seconda prova si è fermata per almeno 15 secondi per riparare una avaria, e poi quando è ripartita ha superato tutte e ha vinto la prova! Sono comunque regate aperte dove serve concentrazione.”
ELENA BERTA E BIANCA CARUSO:
“Giornata soleggiata ma fredda e molto ventosa con vento da terra. Noi siamo contente, abbiamo preso un UFD per pochissimo, mezzo secondo fuori. Era stata comunque una bella regata, come la seconda. Siamo contente di come stiamo regatando e della nostra velocità rispetto alla flotta, dove ci sono alcune delle top-ten mondiali. Domani ancora vento fresco e temperatura in discesa, ci aspettano alcuni giorni con queste condizioni.”
Foto: Pedro Martinez / Sailing Energy