Il ministro Costa in visita al Parco Nazionale della Sila per presentare le Zone Economiche Ambientali

«Si chiamano Zone Economiche Ambientali e la loro esistenza produce, all’interno dei parchi nazionali, benefici economici, culturali ed ecosistemici». A dirlo è il Ministro dell’ e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, intervenuto, venerdì 27 dicembre, all’incontro organizzato dal della Sila, presso l’Hotel Tasso di Camigliatello Silano (Cosenza), con lo scopo di illustrare l’innovativa misura.

«Con le Zea – ha aggiunto il ministro – finanziate con 20 milioni di euro nella legge di stabilità, i parchi hanno la possibilità di produrre sviluppo senza contrastare con l’ambiente. In particolare, altri 120 milioni di euro si aggiungeranno per il 2020 alle risorse già stanziate in modo da realizzare su questi territori progetti green, implementando l’ e combattendo, oltre che la fuga dei cervelli, il terribile fenomeno dello spopolamento».

La normativa di recente istituita, che tra le altre cose prevede forme di sostegno alle imprese impegnate in programmi o investimenti che rispettino l’ambiente, nonché agevolazioni e vantaggi fiscali per chi voglia rilanciare attività imprenditoriali nei parchi, è stata accolta con favore dal Presidente della Comunità del Parco Nazionale della Sila Nicola Belcastro, dal facente funzioni Giuseppe Luzzi e dal Presidente Francesco Curcio, i quali, insieme alle più alte autorità militari e civili, alle e ai rappresentanti dei territori, hanno partecipato all’evento con il ministro Costa.

Proprio il Presidente del Parco Nazionale della Sila, Curcio, ha commentato positivamente le cosiddette Zea «attraverso cui – ha dichiarato – i parchi, compreso quello della Sila, potranno godere di benefici importantissimi in termini di biodiversità, sostenibilità e di risparmio energetico».

Approfittando della presenza di Sergio Costa, Francesco Curcio ha, inoltre, posto alla sua attenzione diversi temi legati al Parco Nazionale della Sila: «Chiudiamo il 2019 con dei dati assolutamente positivi, abbiamo registrato un aumento notevole di visitatori e, con le Zea, ci auguriamo numeri ancora in aumento. Diversi sono, tuttavia, i progetti che stiamo cercando di porre in essere e che voglio porre all’attenzione del ministro. Si tratta della completa accessibilità, relativamente alle aree protette del parco, da parte di chi è portatore di disabilità; ci piacerebbe, infatti, ospitare famiglie che hanno in cura bambini ammalati di tumore affinché il verde della Sila possa aiutarli in quel difficile percorso e vorremmo, infine, realizzare l’inventario forestale del parco, oltre ai muretti a secco e ad legati alla transumanza, che rappresentano al meglio l’identità di questi bellissimi luoghi».