Invernale Traiano: l’acuto di Tevere Remo Mon Ile

Il First 40 di Gianrocco Catalano si riprende la testa della classifica in Regata, mentre in Crociera è Soul Seeker a chiudere in testa la prima parte del campionato

– In una giornata che ha alternato nuvole e sole, con un vento che, pur se mutevole come una giovinetta in amore, ha superato i 12 nodi, e un mare imbiancato dagli spruzzi di onde ancora memori dei venti di burrasca spirati nel mare di nella giornata di venerdì, si è chiuso in bellezza il 2019 del Campionato di Riva di Traiano – Trofeo Paolo Venanzangeli.

“Quello che sapevamo della regata di ieri – spiega una volta in porto il presidente del comitato di regata Fabio Barrasso – era che, figlia del moto ondoso da maestrale di due giorni fa, avremmo avuto l’eredità di una bella onda da libeccio come direzione con anche il vento che sarebbe dovuto arrivare da sud/sud ovest. Le previsioni alla fine hanno trovato riscontro in maniera parziale, perché il vento è ruotato nella direzione opposta da quella prevista e l’intensità invece di salire è scesa”.

Un gran lavoro è stato fatto per la partenza dei Regata e dei Crociera, con la linea che  è stata riposizionata tre volte.
“A 10′ dalla partenza – spiega Barrasso – eravamo a 170°, con un successivo giro di 70° a sinistra, fino a 100°, per poi pian piano ritornare a 150° per la partenza.  E’ stato necessario un bel po’ di lavoro per farli partire bene. Anche il salto di vento nel finale è stato importante, da 180° fino a 220°, ma a quel punto non potevamo fare nulla. Intensità iniziale di 12 nodi, con salti e groppi che lo hanno un po’ mitigato, fino al finale con un calo fino a 6 nodi. Poi lo scirocco è entrato, ma a quel punto avevamo oramai sciolto le righe”.

Soddisfatto della giornata il presidente del CNRT Alessandro Farassino: “Abbiamo chiuso il 2019 con tre regate disputate su quattro giornate di regate e possiamo dirci soddisfatti, alla luce di tutti gli allarmi meteo che hanno caratterizzato questa fase autunnale del campionato. Quella di oggi è stata una regata bella, robusta, con un’onda inizialmente molto sostenuta.  Ora ci prendiamo una pausa fino alla Regata della Befana, che si disputerà il 5 gennaio. Tutto il ricavato andrà all’associazione del Filo d’Oro che supporta i ragazzi sordo/ciechi. Ci teniamo molto e spero che ci siano tante barche in acqua”.

Diciamo subito che è stata un’ottima giornata per il detentore del titolo Gianrocco Catalano, che, vincendo la regata sia in IRC sia in ORC con il suo First 40 Tevere Remo Mon Ile, si è ripreso la testa della classifica generale in entrambe le classi.

Tevere Remo ha preceduto in entrambe le classi Aeronautica Militare-Duende,  46 di Raffaele Giannetti, e Ars Una, Mylius 15E25 di Vittorio Biscarini e la classifica generale in IRC Regata la vede in testa con 5 punti, seguita da Vulcano 2 (8 punti), First 34.7 di Giuseppe Morani, e da Athyris&C (11 punti), GS 43B di Piergiorgio Nardis. In ORC, Tevere Remo e Aeronautica Militare sono appaiate a 5,5 punti, seguiti da Ars Una a 11 punti.

In Classe Crociera si è rinnovato il duello tra Soul Seeker, X362 di Federico Galdi, e Malandrina, First 36.7 di Roberto Padua. A spuntarla è stato Galdi, che guida così anche la classifica generale dove Soul Seeker ha un punto di vantaggio su Malandrina. Terzo incomodo di questa terza regata  è stato Heaver, Sun Odyssey 35 di Mauro Savona che, con 12 punti totali, si piazza anche al terzo gradino del podio della classifica generale.

La Coastal Race è stata vinta in ORC da Fahreneit, Comet 38 S di Giuseppe Massoni che correva in doppio e che ha preceduto Bagherang Evo, Azuree 46 di Fabrizio Venturini (in ) e Toi e Moi, Eagle 44 di  (in doppio).
In classifica generale Toi e Moi e Bangherang Evo sono in testa con quattro punti, seguiti da Fahreneit.
In IRC cambia solo il terzo posto, con Fair Lady Blue, Comfortina 42 di Oscar Campagnola, al posto di Toi e Moi.  La classifica generale vede tre barche a pari merito, Toi e Moi, Bangherang Evo e Fair Lady Blue.

Tutte le classifiche sono sul sito del cnrt : www.cnrt.it

Foto: Marina Ferrieri