Il Consiglio Federale FIV omaggia Ambrogio Beccaria

Il Consiglio Federale riunito a Roma, ha reso omaggio al navigatore Ambrogio Beccaria, recente vincitore della regata oceanica , prima volta per un velista italiano in 42 anni della famosa regata. Introdotto dal presidente Francesco Ettorre, Ambrogio Beccaria è intervenuto al Consiglio: “Sono molto contento e onorato di essere qui, devo dire che entrando nel palazzo del CONI ho provato anche una certa emozione, grazie per avermi invitato”.

Ringraziamenti che lo stesso Ettorre ha voluto restituire a Beccaria, sottolineando in particolare la soddisfazione per aver battuto i francesi in casa: “Questa vittoria è anche il frutto dei consigli di quelli che hanno provato prima di me a vincere questa regata, e finalmente ce l’abbiamo fatta. Effettivamente sono daccordo con voi – ha aggiunto il navigatore – battere i francesi a casa loro quando sono il 90% della flotta, non è male!”.

Nel corso dell’intervento, Ambrogio Beccaria ha ricordato i suoi inizi velici su una deriva: “Ho avuto la fortuna di incontrare istruttori appassionati durante un d’estate, che mi hanno convinto ad avvicinarmi al mondo delle derive. Ho recuperato un vecchio Laser 4000 da un amico, all’inizio facevamo ultimi a tutte le regate, alla fine abbiamo vinto l’Italiano e fatto terzi all’Europeo. E’ importante che le derive anche a livello amatoriale siano sviluppate, perchè consentono a tutti di cominciare, imparare, divertirsi, trovare la propria strada velica.”

Molto interessanti le considerazioni con Beccaria che hanno riguardato la nuova classe olimpica Offshore per i Giochi del 2024. “Penso sia una bella opportunità per chi fa questo sport, anche se a quanto vedo c’è ancora molta confusione sulla barca, i tempi e le modalità. Per uno sportivo rappresentare la propria nazione alle fa venire i brividi anche solo a pensarlo, di sicuro sarebbe un sogno. Ho visto che c’è una scadenza ravvicinata per fare una proposta, ci ho pensato molto di recente e ho deciso che la farò sicuramente, perchè è una cosa che non si puo’ assolutamente ignorare. Ora devo guardarmi intorno, perchè mandando dall’Italia da due anni non ho contatti diretti col mondo delle derive dal quale si potrebbe trovare qualche atleta con cui fare coppia.”

“Il mio sogno è anche che quello che ho fatto io per vincere la Mini Transat, allenandomi in Francia in un Centro specializzato, con allenatori e una serie di servizi, si possa replicare in Italia. Per il momento, voglio ridare quanto ho imparato in due anni di preparazione, quindi farò l’allenatore alla base di Genova dove ci sono un po’ di Mini, spero che la ci possa dare una mano in tal senso: la vela oceanica italiana ha bisogno di un Centro che sia luogo di condivisione e trasmissione delle esperienze, è essenziale per far aumentare velocemente il livello generale di una flotta, e se fatto bene puo’ anche creare un indotto economico significativo, come dimostra l’esperienza in Bretagna. Ci vorrebbe in Italia una regione con questa lungimiranza: hanno investito tanto per fare il grande centro mondiale per la vela oceanica, e adesso hanno risultati economici mostruosi, con benefici non solo per i velisti ma anche per la città, la regione, l’economia e la vela in generale, visto che l’oceano ha una capacità mediatica sempre elevata.”

Proprio in occasione dell’incontro, il consigliere Donatello Mellina, responsabile per il settore Altomare, ha voluto annunciare la delibera con la quale la FIV ha accolto appieno il progetto presentato da Ambrogio Beccaria, finanziando la italiana in un percorso che comprende momenti tecnici sia in Adriatico che in Tirreno.

“Sono contento e orgoglioso da presidente della Classe Mini – ha concluso Beccaria – e spero di essere qui tra due anni a raccontarvi che un altro ragazzo italiano ha vinto o ha fatto comunque un bel risultato, perchè è importante non solo vincere la crescere come gruppo, e sono sicuro che questo vostro supporto servirà moltissimo. Grazie.”