Ue: ricapitalizzare la Banca Nord/LB è giusto

. La da il via libera alla ricapitalizzazione della banca tedesca Nord /LB. La stessa Commissione, nell’ultima seduta, ha riscontrato che i piani di ricapitalizzazione della per rafforzare il patrimonio economico della Norddeutsche Landesbank  Girozentrale (Nord / LB), non sono configurabili come “aiuti di Stato”. La misura emanata dal tedesco si riferisce a un investimento diretto di 2,8 miliardi di euro (3,1 miliardi di USD) per realizzare i necessari cambiamenti strutturali  e ridimensionamenti della banca al fine di poter continuare adoperare sul mercato.

Il caso. La banca Nord /LB è di  proprietà di due Stati federali tedeschi e diverse Casse di Risparmio regionali sono di proprietà pubblica. All’inizio del 2019, a seguito della vendita sul mercato di un portafoglio di crediti deteriorati, la banca ha registrato perdite in una delle sue linee di business, proprio quella del delle navi. Il bilancio della banca ammonta a circa 150 miliardi di euro; i suoi crediti deteriorati ammontano al 2,7% del totale attivo e sono concentrati nella linea di business del , che la banca ora intende abbandonare.

Il piano. Il piano di ricapitalizzazione della Germania mira a mantenere la Nord /LB come una banca stabile e redditizia di proprietà pubblica, al fine di sostenere il futuro consolidamento nel settore bancario tedesco.  La Commissaria responsabile della alla concorrenza, e vice presidente esecutivo, Margrethe Vestager, ha detto che lo Sato tedesco sta investendo alle stesse modalità e condizioni che un proprietario privato avrebbe accettato, in linea cone le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato. Intanto, la Banca Centrale Europea ha approvato il piano tedesco, lo scorso 29 novembre 2019.  In base al piano di ricapitalizzazione, i due Länder tedeschi, Bassa e Sassonia Anhalt, e il sistema di protezione istituzionale del settore tedesco delle Casse di Risparmio (DSGV) stanno pianificando di investire un importo complessivo di circa 2,8 miliardi di euro  nella banca alla fine del 2019.

La Commissione. In particolare, la ha riscontrato che le misure previste sono attuate a condizioni di mercato: significa che lo Stato riceve una remunerazione in linea con quanto un operatore privato accetterebbe nelle stesse circostanze. Il Land della Bassa Sassonia prevede di fornire garanzie patrimoniali che dovrebbero tradursi in una riduzione di capitale di 0,8 miliardi di euro per la banca, in cambio della corrispondente remunerazione. Pertanto, le misure non comportano aiuti di Stato ai sensi delle norme dell’Ue.

Così, il management della Banca, ringrazia la Commissione Ue, e tira un respiro di sollievo procedendo nella strategia per rafforzare il capitale della banca e realizzare la fase di riallineamento della stessa sul mercato. La Germania chiede l’Ue risponde!