Conclusi oggi a Puerto Sherry, nella baia di Cadice, i mondiali tavole a vela Techno293 con la medaglia d’argento per Federico Pilloni (CV Windsurfing Club Cagliari) nella flotta riservata ai ragazzi Under15. Negli Under17 rammarico per Davide Antognoli (Nauticlub Castelfusano) che dopo un campionato sempre nelle prime posizioni ogi incappa nella seconda squalifica della settimana che lo allontana dal podio facendolo chiudere in 14esima posizione, oggi per lui nelle ultime prove due primi posti.
Il podio Under 17 è tutto israeliano con Tel Basik Tashtash oro, argento per Adir Twill e bronzo per Ido Pomerantz mentre Alessandro Graciotti (SEF Stamura) risale in classifica e chiude il mondiale in 19esima posizione. Nei ragazzi Under 15 la vittoria va all’israeliano Daniel Halperin seguito dal nostro Federico Pilloni (CV Windsurfing Club Cagliari) e dal francese Victor Gaubert, quarta piazza per Francesco Forani (Adriatico Wind Club), 12esima per Giuseppe Paolillo (Horizont Sailing Club), 16esima per Marco Guida Di Ronza (Nauticlub Castelfusano) e 18esima per Giulio Orlandi (SEF Stamura).
Nelle ragazze Under17 vittoria per la francese Jade Bruche, argento per l’israeliana Mika Kafri e bronzo per la spagnola Naiara Fernandez, Sara Galati (CN del Finale) chiude il mondiale in 11esima posizione e Lucia Napoli (CV Windsurfing Club Cagliari) è 21esima, Nelle classifica delle ragazze Under15 vittoria per Tamar Steinberg (ISR), argento per Danielle Ziv (ISR) e bronzo per Anna Igielske (POL), Gaia Barbera (LNI Ostia) chiude in 12esima posizione e Linda Oprandi (Kalterern Sportverein Windsurfing) in 22esima.
Da Cadice Il tecnico federale Mauro Covre commenta il Mondiale appena concluso:
“Una settimana tutto sommato positiva, dispiace molto per il bronzo mancato di Antognoli che ha dimostrato di essere il più forte in acqua e che senza i due UFD avrebbe vinto il mondiale, quindi brucia un pò questo 14esimo. Ho avuto modo di vedere la crescita tecnica di tutti i ragazzi arrivati fin qui al mondiale e in questo momento dimostriamo di essere molto più competitivi e al livello sia degli israeliani che dei francesi.”