PREMIO “GINO CANTAFORA” AL PROFESSOR GIUSEPPE CERAUDO

PER L’ATTIVITÀ DI RICERCA IN TOPOGRAFIA ANTICA NEI SETTORI
DELLA ARCHEOLOGICA E DELL’ARCHEOLOGIA

Lecce-Per “l’attività scientifica nell’ambito della Topografia antica nei settori della cartografia archeologica e dell’archeologia subacquea” il professor Giuseppe Ceraudo, associato di Topografia antica all’ del Salento, ha vinto il premio “Gino Cantafora” patrocinato dal Comune di Crotone in memoria dell’archeosub considerato padre della ricerca archeologica subacquea crotonese.

Il premio, che verrà consegnato a Crotone il prossimo 20 giugno 2019, viene ogni anno conferito a “eccellenze che contribuiscono alla promozione delle attività subacquee, alla salvaguardia dell’ambiente marino e dei beni archeologici sommersi e alla tutela archeologica del territorio”. In particolare, il professor Ceraudo è stato insignito per le indagini topografiche subacquee condotte lungo la costa jonica calabrese tra la foce del Neto e Punta Alice e sulle strutture dell’antico porto di Petelia a Marina di Strongoli.

Giuseppe Ceraudo è docente di Topografia antica e svolge attività di ricerca all’interno del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LabTAF) presso il di UniSalento. I suoi interessi scientifici sono rivolti in particolare alla cartografia archeologica, la ricognizione sul campo, l’archeologia subacquea, l’aerotopografia, la fotogrammetria finalizzata e a nuovi metodi di prospezione non invasiva (satellitare, aerea e geofisica).

Diverse le campagne di scavo e di ricognizione topografica organizzate e dirette in Italia e all’estero: tra queste i progetti “Carta archeologica dell’Ager Aecanus”, “Aerial Survey. Classical and Medieval Landscapes in Southern Apulia” e “Portus Lupiae” in , e i progetti “Ager Aquinas” e “Nuovo Atlante di Ostia antica” nel Lazio. Dal 2004 è responsabile scientifico del progetto “Via ”, che riguarda indagini aerotopografiche finalizzate alla ricostruzione del percorso dell’antica strada romana da Benevento a ; dal 2016 coordina la Missione Archeologica Italiana dell’Università del Salento in Iran nel sito di Shahr-i Sokhta.

«È per me motivo di grande soddisfazione ricevere questo premio», dice Ceraudo, «Il mio interesse per il territorio di Crotone ha radici profonde: è stato infatti proprio in Magna , lungo le coste di una terra ricca di storia e culla di civiltà, che ho condotto le mie prime ricerche topografiche. Ulteriore motivo di orgoglio, infine, è ricevere questo premio intitolato a Gino Cantafora, con cui ho coltivato e condiviso la passione per l’archeologia subacquea».

«Congratulazioni al professor Ceraudo», conclude il Rettore Vincenzo Zara, «per questo premio che mette ulteriormente in luce le ricerche nel settore archeologico che, nelle loro varie declinazioni e specialità, sono uno dei fiori all’occhiello del nostro Ateneo».