Porto di Ravenna: dati anno 2018

RAVENNA – La movimentazione del 2018 è stata pari a 26.684.341 tonnellate di merce, lo 0,6% in più rispetto allo scorso anno.Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 22.823.021 tonnellate (+0,8%) e 3.861.320 tonnellate (-0,2%).Dai condizionamenti delle merci si può osservare che le merci secche, 18.015.136 tonnellate, hanno segnato un aumento dell’1,5%, mentre le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari all’1,7%.

Molto buono il dato dei prodotti metallurgici che hanno registrato una movimentazione di 6.563.823 tonnellate ed una crescita del 5,0%; le principali provenienze sono state Taranto (19,7%), la Turchia (16,8%), la Germania (10,3%) e la Corea del Sud (9,3%).I materiali da costruzione, invece, hanno risentito del primo calo, dopo cinque anni di continua crescita, della produzione di piastrelle ceramiche dell’industria italiana.

Secondo Confindustria Ceramica e Prometeia i volumi di produzione e vendite di prodotti in ceramica si attestano intorno ai 410 milioni mq (-2,8% rispetto ai 422 milioni del 2017) e le esportazioni sono scese da 338 a 328 milioni mq (-2,9%). La movimentazione del porto è stata di 5.257.856 tonnellate con una diminuzione del 4,0%, dovuta proprio al calo dell’importazione delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo.

Molto positivo il risultato del comparto agroalimentare, che, con oltre 5,2 milioni di tonnellate, consente a Ravenna di consolidare il proprio ruolo di porto italiano leader del settore. Si tratta di merci secche (agricoli, come frumento e granoturco e farine), liquide (oli vegetali) e prodotti in container, in particolare reefer.Meno performante il traffico complessivo di container, in calo, infatti, del 3,3% la merce containerizzata, che nel 2018 si è attestata su 2.383.200 tonnellate, e del 3,2% i TEUs, che sono stati pari a 216.320, in parte a causa di alcuni quantitativi di merce in export trasferiti su ro-ro.

Il numero dei trailer è stato pari a 69.347 unità, in linea con i dati dello scorso anno. La nuova linea ro-ro attivata in primavera con l’Albania, ha in parte compensato la perdita di traffico derivata dalla sospensione, a fine 2017, di un servizio di collegamento con la Sicilia.Al hanno attraccato 34 navi con 18.068 passeggeri, contro le 48 toccate e i 50.133 passeggeri dello scorso anno.

Positivo il traffico ferroviario del 2018 che con 3.561.351 tonnellate ha registrato il proprio record storico ed un incremento del 3,6% rispetto al 2017 rappresentando il 13,2% del totale movimentato al porto. Sono aumentati, in particolare, i prodotti metallurgici (4,6%), i cereali (+61,6%) e le materie prime per l’industria ceramica (+4,7%).I TEUs trasportati su ferrovia sono stati pari a 17.086 e hanno rappresentato il 7,9% del traffico portuale di contenitori al netto del transhipment.