Londra-L’aumento della tassa sul diesel in Francia ha generato la rivolta di strada di Parigi con i “gilet gialli”, mettendo in crisi la stessa politica francese e tuttora ala ricerca d’identità. L’IMO, alla stessa maniera, con l’introduzione delle nuove linee guida fra poco più di un anno, costringerà le compagnie di navigazione a utilizzare combustibili “più puliti” per le loro navi, cioè diesel marino a basso contenuto di zolfo per salvaguardare l’ambiente marino e l’atmosfera. Avremo le “navi con gilet gialli”?
Le agenzie di rating prevedono che le nuove regole IMO 2020 faranno aumentare la domanda di diesel per il trasporto, mentre l’offerta sarà limitata dalla capacità che avranno le industrie di raffinazione ad adattarsi al nuovo fronte con rapidità. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, i prezzi all’ingrosso del diesel potrebbero aumentare fino al 30%, poiché saranno molte compagnie di navigazione, obbligate a usare carburanti più puliti per evitare potenziali sanzioni.
I conti. Secondo la S&P Global Platts Analytics, il costo economico complessivo dell’IMO 2020 potrebbe raggiungere anche un trilione di dollari usa nel giro di cinque anni. Le compagnie di navigazione, con una flotta mondiale di circa 80.000 navi, inevitabilmente trasferiranno sui consumatori i maggiori costi di carburante per l’utilizzo di diesel a basso contenuto di zolfo allo 0,5% o per l’installazione sule loro navi di dispositivi, “scrubber” (filtri depuratori), allo scopo di ripulire le emissioni dei motori. Ogni filtro depuratore, per la sua installazione a bordo di una nave, costa tra i due e i sei milioni di dollari usa.
Considerazioni. Se l’analisi ambientalista, spingendo sempre su regole più strette nel campo dei trasporti marittimi, è giusta probabilmente nel 2020 ci dobbiamo aspettare un’instabilità dei prezzi, perché la natura dei mercati delle materie prime influenzerà tutti gli intermediari del commercio di petrolio e soprattutto i bilanci delle famiglie. La maggior parte delle persone non sa cosa sia veramente l’olio combustibile e non conosce la sua chimica; ma se i prezzi aumenteranno per i consumatori a causa dell’IMO 2020, allora si presterà molta attenzione su questo fronte per mantenere stabili i bilanci familiari. Raggiungere l’obiettivo zero emissioni per l’IMO è fondamentale: tuttavia, data la crescita della popolazione globale, raggiungere tale obiettivo sarà difficile e le navi a zero emissioni potranno entrare in servizio su scala commerciale non prima della fine del prossimo decennio.
La politica. Per ora si discute e si fa propaganda soprattutto nel salvare il nostro pianeta dai repentini cambiamenti climatici. Poiché il trasporto marittimo rappresenta circa il 90% delle movimentazioni del commercio mondiale, i rischi inflazionistici derivanti dall’introduzione dell’IMO 2020 non sono presi in considerazione dal mondo politico. I responsabili delle politiche, per la maggior parte, non sono consapevoli della stasi che l’intero settore industriale e commerciale dovrà affrontare.
Il Presidente degli Usa, Donald Trump, si è impegnato personalmente nel richiedere all’OPEC un abbassamento dei prezzi petroliferi per salvaguardare i consumatori. Inascoltato, si sta preparando forse a non far passare l’IMO 2020? Lo staff di Trump non è convinto che per affrontare il cambiamento climatico sia sufficiente aumentare i prezzi del petrolio. E ancora, non è convinto che costringere lo shipping a utilizzare combustibili più puliti non è sufficiente se non si affronti il rischio economico globale della stagnazione industriale. A meno che i governi non riducano le tasse sui carburanti, sicuramente per i consumatori saranno tempi si “verdi”, ma “duri”.
Rimane l’altro fronte politico e cioè come l’IMO farà rispettare i suoi nuovi regolamenti. Per le grandi compagnie di navigazione internazionali non sarà un problema, in quanto certificate e affidabili; ma la maggior parte delle altre e piccole compagnie sarà molto difficile monitorare lì attuazione delle nuove norme.