Trieste-Con 52.903.403 tonnellate di merce movimentata, il volume complessivo dei traffici nel porto di Trieste cresce del 3,48% nei primi 10 mesi del 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il settore container mette ancora a segno un incremento a doppia cifra, arrivando a 601.032 TEU (+17%). Molto buone le performance delle merci varie che registrano una variazione positiva del +8,47% (14.906.365 tonnellate), mentre le rifuse solide si attestano a 1.467.265 tonnellate, in netto rialzo sul 2017 (+15,06%). Si mantengono stabili le rinfuse liquide (+1,17%) e il comparto RO-RO, (+1,66%) con 254.470 unità transitate.
A marcata vocazione ferroviaria, lo scalo triestino continua a crescere anche in questo comparto, raggiungendo nel periodo gennaio-ottobre dell’anno in corso 8.109 treni (+13,46%). Considerando in particolare la movimentazione ferroviaria del Punto Franco Nuovo si riscontra una variazione positiva del +20,43% e 6.361 treni. Tale performance è stata trainata dai risultati di Trieste Marine Terminal (+45,65% con 2.693 treni) e del gruppo Samer (+38,16% con 1.785 treni). Osservando il dato di ottobre, va segnalato inoltre il record storico di movimentazione su base mensile con 914 treni (+11,19% sullo stesso mese del 2017).
“I dati complessivi restituiscono la fotografia di un porto solido, dinamico capace di investire sulla multisettorialità e che continuerà a svilupparsi anche nel 2019: per esempio, l’anno venturo prevediamo un aumento ulteriore del 10% quanto ai treni movimentati nel nostro porto”. Parole di Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.
Per pianificare e gestire la costante crescita del comparto treni, è stata di recente istituita una nuova Direzione ferroviaria all’interno dell’Authority. La Direzione, costituita da 17 risorse con competenze specifiche ferroviarie e di sicurezza, si occuperà di gestire la rete ferroviaria di interesse portuale sotto il profilo tecnico e amministrativo. Altro compito fondamentale sarà progettare e realizzare nuovi interventi a livello infrastrutturale in ambito ferroviario, curandone la manutenzione ordinaria e straordinaria.