LONDRA – Il Comitato per la protezione dell’ambiente marino – MEPC 73 – (Marine Environment Protection Committee), ha approvato l’emendamento alla MARPOL (International Convention for the Prevention of Pollution from Ships) per la prevenzione dell’inquinamento ambiente marino/atmosferico causato da navi mercantili.
L’emendamento, di cui avevamo già parlato all’inizio di questo mese, prevede il limite dello 0.50% sullo zolfo nell’olio combustibile usato da navi, dal primo gennaio 2020. Sostanzialmente si proibisce il trasporto su navi di fuel oil, sia come combustibile per la propulsione navale sia per altre operazioni di bordo, che non sia conforme a queste nuove normative. Deroga è prevista per quelle navi che dispongono a bordo di scrubber – torre di depurazione dei gas di scarico – accettato come alternativa utile per rendere conforme la nave stessa alle norme sul tenore di zolfo.
Lo scrubber è un sistema che consente di abbattere la concentrazione di sostanze presenti in una corrente gassosa, solitamente polveri e microinquinanti acidi. Approvate anche le “linee guida”per ottemperare alle migliori pratiche da parte di armatori e/o noleggiatori e soprattutto da parte degli Stati membri/Stati costieri e fornitori di olio combustibile che dovranno garantire e certificare la conformità alle nuove norme. Attualmente, il limite massimo di zolfo nell’olio combustibile è del 3,50% a livello globale e dello 0,10% nelle aree speciali ECAs (Emission Control Areas): Mar Baltico, Area Mare del Nord, Area nord americana – costiere fuori dagli Usa e dal Canada – e Area dei Caraibi – Usa attorno a Porto Rico e alle Isole Vergini.