A Bari il presidente di Alis e il portavoce di WFZO

Bari-Hanno partecipato alla conferenza stampa di questa mattina, per l’accordo di collaborazione tra le università Aldo Moro di Bari, l’Università Unisalento di Lecce, la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, la Banca Popolare di Bari e la con l’AdSPMAM, due ospiti di eccezione che si sono aggiunti in limine, il presidente di Alis, e il portavoce dell’Associazione Mondiale , Cesare .

Il portavoce dell’Associazione Mondiale Zone Franche, Cesare Zingone :”Oggi sono qui in veste di portavoce della World Free Zone Organization, cioè l’Associazione mondiale di Zone Franche. Al mondo, in questo momento, ci sono circa 3500 zone franche e sono in crescita ogni anno, circa il 30% del commercio mondiale passa attraverso le zone franche o viene prodotto al suo interno. Fanno parte dell’organizzazione circa 500 zone franche in più di 100 paesi nel mondo. L’associazione nasce a Dubai nel 2014, perchè è la massima espressione di zone franche di successo (47 zone franche), ognuna con una tematica diversa, cioè una si occupa di prodotti industriali metalmeccanici e l’altra di prodotti di alta tecnologia di precisione. Dubai è diventato un esempio di sviluppo di zone franche e punto di riferimento per tutti gli operatori del mondo. Noi abbiamo un osservatorio mondiale sullo sviluppo delle zone franche nei diversi paesi e abbiamo osservato, con estremo interesse ed estremo piacere, che in Italia si sta disegnando il quadro normativo per poter aprire la prima zona franca all’interno della ZES di Puglia e Molise. Questo ci rende veramente molto contenti perchè l’Italia non può rimanere fuori da questo trend mondiale di crescita economica. Spesso si pensa che le zone franche siano uno strumento per la crescita, utilizzato da paesi in via di sviluppo ma non è necessariamente così, infatti gli Sati Uniti hanno circa 260 zone franche, è uno dei paesi con il maggior numero di zone franche al mondo, quindi loro hanno ben capito che è uno strumento di crescita che provvede impiego di lunga durata e a tempo indeterminato che permette di creare dei cluster di industria, che permette di agganciare una zona con le del resto del mondo e infine permette un trasferimento di tecnologia nella zona. Quindi le zone franche sono veramente uno strumento di sviluppo che può essere un catalizzatore per l’economia. Noi, come associaziane forniamo la possibilità di creare un network a livello mondiale, quello di fornire conoscenze sulle migliori pratiche di gestione e di sviluppo delle zone franche e ci mettiamo a disposizione dell’Autorità e di tutto il sistema. Abbiamo voluto omaggiare l’Autorità Portuale con l’adesione gratuita all’Organizzazione Mondiale Zone Franche per il primo anno e così rendervi parte di questa comunità mondiale”.

Il presidente di Alis, Guido Grimaldi :”Alis è un’associazione che è nata due anni fa, non esisteva un’associazione che mettesse in campo e a sistema tutto il popolo dei trasporti, e Alis nasce perchè, purtroppo in Italia, ma io ritengo in Europa, non esistono tante persone come il presidente Griffi, capaci di mettere a sistema pubblico e privato e mondo bancario, fondamentale per il rilancio di una ZES. Oggi ho l’onore di rappresentare 1300 imprenditori italiani che fatturano oltre 20 miliardi di euro in logistica e trasporti, rappresento oltre 150.000 persone con un indotto di 500.000, quindi è la più grande associazione di settore trasporto-logistico in Italia e con il plauso dell’Europa per la qualità e la quantità anche delle problematiche ed opportunità esposte proprio qualche giorno fa a . Ci siamo inorgogliti dell’entrata in Alis di 10 università e Its di tutta Italia cercando di dare la possibilità agli studenti di arrivare già preparati nelle aziende. Abbiamo creato, solo l’anno scorso, 1500 posti di lavoro principalmente nel mezzogiorno d’Italia. Alis è riuscita a creare, anche, un fondo di erogazione di 500.000 milioni di euro, dove 120 sono stati gia deliberati per le aziende al fine di investire immediatamente nello sviluppo e nell’intermodalità e soprattutto con il concetto di trasporto sostenibile”.

Salvatore Carruezzo