Brindisi-Questa mattina, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Meridionale, il presidente dell’AdSP MAM, il prof. Ugo Patroni Griffi e il presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centro-Settentrionale,
Francesco Maria di Majo, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione che avrà durata di due anni e servirà a sviluppare il corridoio intermodale -Tirreno Centrale/Adriatico Meridionale-, attraverso i porti di Civitavecchia/Gaeta e Bari/Brindisi, con attività di promozione dei collegamenti stradali, ferroviari e logistici. Verranno individuate sinergie e progetti per il miglioramento, in chiave ecosostenibile e di efficientamento energetico, dei traffici nell’ambito portuale, soprattutto in riferimento agli accessi nei porti del traffico Ro-Ro, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente.
“Finalmente, dopo oltre un anno di lavoro, riusciamo a firmare questo protocollo”, commenta il presidente Ugo Patroni Griffi. “Un protocollo, che era nato, in origine, solamente su alcune tematiche, sullo scambio di buone pratiche che riguardavano le questioni ambientali, cioè la tutela ambientale, la declinazione ambientale dell’economia del mare. Oggi ci sono una serie di filoni molto interessanti, alcuni che riguardano la -riduzione del consumo-, quindi l’autoproduzione energetica: i porti hanno degli spazi enormi ed hanno la capacità di prestarsi ad esperimenti molto virtuosi, come la generazione elettrica da fonti rinnovabili.
“Insieme al Politecnico di Bari stiamo portando avanti un paio di progetti come la realizzazione di impianti di alimentazione di colonnine per autoveicoli: attraverso la relizzazione di impianti fotovoltaici che alimenteranno le colonnine, ma anche relizzando degli aero-generatori, disegnati da Renzo Piano denominati -Libellula-, praticamente dei mini-eolici con un ridotto impatto ambientale ed una certa gradevolezza estetica ma ci permetterà di investire in nuovi autoveicoli dell’Autorità prediligendo l’alimentazione totalmente elettrica peraltro prodotta da impianti interni al porto, il massimo sotto il profilo ambientale!”.
“Ci sarà l’opportunità di monitorare, come stiamo facendo già nel progetto del 5G(Bari-Matera 5G ndr), il rispetto delle normative ambientali da parte delle compagnie, attraverso droni per verificare, già quando la nave è in avvicinamento se fa lo -Switch- del carburante (da carburante pesante a carburante a ridotto contenuto di zolfo) riducendo il carico inquinante”. “Per questi progetti, con un certo orgoglio, il porto di Bari sarà premiato il 19 a Ferrara come miglior -Smart Port-“.
“Il traffico che cresce attualmente nel Mediterraneo è quello dei rotabili, un traffico che va assecondato e va permettendo di crescere in maniera organica, ecologicamente compatibile, e per questo abbiamo deciso di impegnarci sullo sviluppo di questo traffico e su quelli che si chiamano i corridoi trasversali, cioè la possibilità per un rotabile di partire dall’Oriente, magari dai paesi -Middle-East-, Turchia, Egitto, Grecia, Bulgaria, Russia, e arrivare in Occidente, sia nell’Africa Occidentale, Tunisia e Marocco e sia nell’Europa del Nord, Marsiglia, Barcellona. Gli operatori, ci stanno credendo, stanno già sviluppando delle tariffe integrate, facendo una specie di -co-sharing-fra compagnie, dobbiamo crederci anche noi ed assecondare gli operatori insieme agli enti locali permettendo a questo traffico di trovare i servizi di cui ha bisogno”.
Il presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, Francesco Maria di Majo:”Un accordo che si muove su tre direttrici, la parte ambientale, la trasversalità e la sinergia tra ZES e ZLS. Il tema ambientale è molto importante, e non sono soltanto investimenti tecnologici che possono essere fatti all’interno del porto, ma è proprio il tema della trasversalità nella combinazione mare-gomma-mare, che porterà un grande vantaggio a livello ambientale. Portare la merce da Barcellona, farla giungere a Civitavecchia e ripartire, ovviamente su gomma, arrivando sull’Adriatico e proseguire il suo viaggio su nave, tutto ciò genera, in termini di emissioni, un numero molto significativo rispetto al -tutto gomma- che oggi, ancora purtroppo, continua ad essere utilizzato; il traffico che dalla Penisola Iberica, passa per le strade liguri o anche della Pianura Padana, giunge poi nella Penisola Balcanica, un traffico che sta aumentando, quindi il fatto di offrire questo trasporto intermodale, genera già un vantaggio in termini ambientali molto interessante.
Questo è il nostro ruolo di presidenti di Autorità, di trovare, di agevolare, di facilitare lo sviluppo di questo trasporto intermodale in cui la dimensione marittima è prevalente”. “il porto di Civitavecchia insieme con quello di Barcellona è stato il primo a vincere un progetto proprio sull’argomento dell’intermodalità, in cui si sviluppa il collegamento tra i due porti realizzando dei Pir dedicati al traffico Ro-Ro e facilitando anche il discorso degli accessi al porto, quindi cercando di dislocare il più possibile lontano dal contesto cittadino, ed avere delle vie di uscita e di ingresso più rapide possibili, il cosiddetto problema del -Transit time-“.
Durante la conferenza stampa è intervenuto l’Onorevole Ettore Rosato, vice presidente della Camera dei Deputati:”Due impressioni, la prima è quella che siamo di fronte a due Autorità Portuali che svolgono con grande attenzione quel ruolo che la legge gli ha affidato, cioè quella di essere promotrici di buone pratiche che consentono, poi, a chi effettivamente fa gli affari, cioè gli operatori di trovare un sistema portuale, un sistema logistico adeguato per fare il mestiere a cui sono chiamati e quindi l’accordo che oggi hanno sottoscritto, credo, sia un ottimo accordo che va nella direzione di sviluppo di un sistema nazionale portuale che lavori in sinergia per far crescere l’economia. Secondo me è sempre stato sottovalutato l’apporto occupazionale che può generare un sistema portuale. La seconda osservazione che faccio è quella di un’attenzione particolare che questo può dare, in particolare, al Sud, è evidente che un sistema portuale che vuole emergere ha bisogno di avere infrastrutture logistiche efficienti, ed in questa direzione, in questi anni si è sviluppato con grande attenzione sui sistemi portuali del Sud”.
Il Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi interviene:”Questo rappresenta per noi un ulteriore tassello di sviluppo del territorio e mi fa molto piacere che si pensa e si immagina una ricostruzione anche di un modello di sviluppo, ripartendo anche dalla salvaguardia e dalle questioni ambientali. C’è molto di simbolico in questo accordo, perchè Brindisi e Civitavecchia ospitano le due centrali a carbone e sono qui in attesa di una sfida importante che ovviamente la SEN (Strategia Energetica Nazionale) pone un obiettivo; i traffici del carbone qui a Brindisi stanno naturalmente anche scemando, quindi come ha ricordato il presidente abbiamo tutti una sfida, salvaguardare l’ambiente, la salute dei cittadini e anche, ovviamente, salvaguardare i posti di lavoro e le occupazioni. Questo è un accordo che risponde alle attese dei nostri territori”.
Salvatore Carruezzo