GÖTEBORG – E’ l’ultima tappa, la più corta con le sue 700 miglia. Ma di certo non si può dire che non sia la più importante, visto quello che c’è in gioco: il Trofeo della Volvo Ocean Race che solo uno dei tre team in lizza per la vittoria finale potrà finalmente alzare al cielo in Olanda, dopo oltre 44.000 miglia intorno al mondo.
MAPFRE and Team Brunel hanno 65 punti, mentre Dongfeng Race Team è un punto dietro, a 64 punti, ma se dovesse battere gli altri due potrebbe ricevere il punto bonus per il miglior tempo di percorrenza. Si tratta dunque di una parità a tre che sarà decisa solo dalla undicesima e ultima tappa.
“E’ incredibile vedere tre barche a pari punti.” Ha detto Charles Caudrelier, skipper di Dongfeng Race Team durante la consueta conferenza stampa pre-partenza. “Credo che uno di questi tre team si meriti di vincere. Dovremo spingere di più per stare davanti. Lo so che sarà una lotta all’ultimo metro, è una cosa positiva per la regata e siamo felici e pronti a partire.”
Xabi Fernández, lo skipper di MAPFRE, ha guidato la classifica più di qualsiasi altro team e lotta per portare il Trofeo per la prima volta nella storia in Spagna. “Siamo in una situazione incredibile, tre barche a pari, una sola tappa rimasta. Sono felice di far parte di questi tre e di lottare per la vittoria. Ma sappiamo che sarà uno solo a vincere, abbiamo una sola missione: batterli.”
Team Brunel guidato dal veterano olandese Bouwe Bekking, e con il friulano Alberto Bolzan, è stato protagonista di una rimonta eccezionale e ora si trova nella posizione di poter vincere, se riuscirà a mantenere lo stato di forma dimostrato nelle ultime tappe. “Siamo nel ritmo.” Ha detto un sorridente Bekking. “Se si guarda la classifica si capisce che siamo più veloci ad ogni tappa. La scorsa frazione abbiamo trovano un setup diverso e credo sia una cosa positiva. Inoltre abbiamo un team molto forte, e ne siamo felici. E poi navigherò in acque familiari, ho vissuto più di 25 anni in Danimarca e il traguardo è nel mio paese, dove sono cresciuto. Abbiamo tutti gli ingredienti giusti per vincere.”
Più indietro in classifica, Turn the Tide on Plastic di Dee Caffari e con l’italiana Francesca Clapcich, è in un’ottima posizione per cercare di superare Sun Hung Kai/Scallywag di David Witt, con un solo punto a separare i due team in sesta e settima piazza. “Sarebbe fantastico riuscire a passare. Per un team arrivato tardi e con un equipaggio molto giovane e inesperto, tutti ci davano per deboli. Ma siamo stati molto più competitivi del previsto in mare, e non finire ultimi sarebbe la ciliegina sulla torta. Sarebbe un grande risultato e sarei molto orgogliosa del mio team. Ma David non ci lascerà passare tanto facilmente, lo so per certo!”
Per lo skipper di Vestas 11th Hour Racing Charlie Enright,è bloccato in quinta posizione overall, certo non quella che l’equipaggio si aspettava dopo aver vinto la prima tappa. “Se le cose fossero andate diversamente, forse oggi parleremmo di quattro barche al vertice. Ma siamo dove siamo. Siamo cresciuti come gruppo e probabilmente anche come individui, viste le avversità che abbiamo dovuto affrontare. Ho imparato molto…”
La tappa finale porterà la flotta all’Aja e con due skipper olandesi in gara, l’accoglienza si prospetta epica. “Ci possiamo aspettare qualcosa di mai visto, nemmeno ai tempi della Whitbread,” ha detto lo skipper di AkzoNobel, Simeon Tienpont. “Potrebbero esserci fino a un milione di persone nel corso della settimana e credo che sia la prova di quanto significhi questo evento nel mondo dello sport e specialmente in Olanda.”
Quando mancano meno di 24 ore alla partenza della tappa decisiva, lo skipper di Sun Hung Kai Scallywag David Witt ha detto di aver raddoppiato la posta della scommessa fatta a Cardiff, dicendo: “Questo dimostra quanto creda che Bouwe vincerà!”
La Leg 11
La partenza è fissata per giovedì 21 giugno dal porto svedese di Göteborg da dove la flotta si dirigerà a sud nel Mare del Nord e fino all’Aja. Per rendere ancora più interessante questa ultima frazione, è stata aggiunta anche una boa al largo della località danese di Aarhus, dove i fan locali potranno vedere da vicino le barche navigare in questo sprint finale.
La tappa potrebbe essere caratterizzata dalle condizioni meteo estive dell’Europa settentrionale, con venti molto leggeri oppure molto intensi e superiori ai 30 nodi. Inoltre la rotta è prossima alla costa, e il ciclo quotidiano di riscaldamento e raffreddamento della terraferma che dà vita alle brezze termiche sarà importante. Così come lo sarà l’impatto delle alture e delle vallate, che deviano il normale flusso del vento, e i frequenti bassi fondali.
Le maree saranno un altro fattore da tenere in considerazione: ogni sei ore il flusso varia in senso ovest-est e viceversa, mentre nel Mare del Nord, intorno alla punta della Scozia, arriva da settentrione e quindi la marea calante è da nord. I due flussi entranti si incontrano, creando una situazione complessa e senza dubbio determinante per questa tappa. Sebbene siano disponibili delle tabelle di marea, potrebbe essere un ulteriore elemento strategico…
Il Mare del Nord è notoriamente basso, e in condizioni di vento forte, si crea un rilevante moto ondoso, tanto che l’ultima tappa potrebbe essere tanto scomoda quanto una frazione oceanica.
Anche il cosiddetto ‘fly-by’ aggiungerà complessità al percorso. La boa aggiunta al largo della città di Aarhus permetterà al pubblico locale di vedere la flotta transitare vicino alla costa della Danimarca, una nazione che ha una lunga storia nella Volvo Ocean Race, con ben 22 velisti che vi hanno preso parte finora e due team battendo bandiera danese: SAS Baia Viking nell’edizione 1985-86 e Team Vestas Wind nel 2014-15.
Ma anche l’Olanda ha una tradizione ricchissima di navigatori oceanici, a cominciare dal leggendario Conny van Rietschoten – conosciuto con il soprannome di “Olandese Volante” e unico vincitore di due edizioni consecutive del giro del mondo. E con un’altra barca olandese in lotta per la vittoria overall, Team Brunel, oltre a team AkzoNobel che pure sta lottando per le posizioni di vertice, è prevedibile che i fan arriveranno in massa per salutare la flotta all’arrivo dell’Aja.