Taranto-Si è svolto ieri, presso la Sala Lacaita del Palazzo della Provincia, un’incontro sulle opportunità che possono derivare dalla futura introduzione della zona economica speciale sul territorio, promosso da Upward, associazione che riunisce giovani professionisti ed imprenditori pugliesi e da Progetto Taranto Universitaria.
Durante il dibattito, moderato dal collega Gianmarco Sansolino di Canale85, è intervenuto il Presidente dell’Autorità di Sistema del mar Ionio, l’avv. Sergio Prete: “Altre regioni hanno già avuto l’autorizzazione per la partenza, dobbiamo però altrettanto dire che le Zes della regione Puglia sono un po’ più complesse rispetto a quelle delle altre regioni dove hanno avuto una maggiore facilità nella mappatura delle aree. La Zes Ionica che non soltanto abbraccia Taranto, ma anche la regione Basilicata e Francavilla Fontana, mentre l’altra Autorità di Sistema Portuale, praticamente, parte dalla provincia di Foggia ed arriva fino alla provincia di Lecce, quindi, in qualche modo, certamente il dimensionamento è la frammentazione delle aree ha inciso, sia sulla mappatura e sia sulla redazione dei documenti del Piano di Sviluppo Strategico che chiaramente diventa anche più complicato da redigere.
Io spero e sono certo che nei prossimi giorni la Regione adotti la delibera e la invii a Roma”. Poi continua, rispondendo ad una domanda sull’ultima ricerca fatta da Banca Intesa San Paolo:”credo che le prospettive siano buone per tutte le Zes, ed in particolare, per la Zes pugliese anche perchè inserita in un territorio che ha già delle sue caratteristiche e delle sue potenzialità. Occorre però, in qualche modo, rafforzare quella che è la normativa e promuovere questa iniziativa a livello internazionale affinchè vi siano nuovi investimenti”. Il Presidente continua, sulla retroportualità tarantina:
“Questo é uno dei fattori che hanno sicuramente comportato un ritardo rispetto alle altre regioni; per esempio, in Campania sono stati inseriti solamente i tre porti più i due interporti di Nola e Marcianise. Noi non abbiamo queste infrastrutture retro portuali presenti nel nostro territorio per cui si stanno candidando una serie di aree che non hanno la stessa prontezza rispetto a quelle campane, ma nello stesso tempo noi contiamo proprio sulla Zes per far sì che questa attrattività porti ad un’infrastrutturazione di avvio di attività anche nel nostro retroporto”.
Andrea Bruno, rappresentante degli studenti nel consiglio di interclasse per il Progetto Taranto Universitaria: “Siamo un’associazione studentesca che opera, ovviamente, in tutte le facoltà tarantine affarenti ad UniBa. Abbiamo deciso di organizzare l’evento con in collaborazione con le altre associazioni affinchè fosse possibile lasciare un diretto messaggio, e soprattutto una tematica innovativ, visto una serie di carenze a livello territoriale per quanto concerne lo sviluppo a livello economic. Sicuramente, la tematica che ci interessa, a primo impatto per noi giovani, è quella di poter aumentare la competitività del territorio soprattutto a livello economic e la Zes tende a garantire una serie di prerogative, una serie di agevolazionia livello fiscale per territori che sono, in questo caso, carenti di innovatività e non hanno magari un grande appeal nei riguardi dei giovan”.
Il Presidente di Confagricoltura Taranto, Luca Lazzaro, spiega:”Questa sera affrontiamo una tematica estremamente importante che compone l’insieme di questioni che riguardano la logistica tarantina, porto, aeroporto e Zes, secondo me, devono viaggiare insieme, sono tre pilastri estremamente importanti per lo sviluppo della nostra terra. Il settore agricolo è un settore virtuoso e sta segnando passi avanti importani, lo stiamo vedendo anche in termini di occupazione e di crescita delle stesse imprese. Abbiamo imprese che arrivano a millecinquecento dipendenti solo nella provincia di Taranto, quindi singole imprese che diventano importanti.
Oggi dobbiamo riuscire ad attrarre gli investimenti nella nostra provincia , sul nostro sistema di infrastrutture e la Zes è fondamentale per questo, considerato anche la presenza dello stesso strumento su altre strutture come Bari, Gioia Tauro, che hanno le stesse opportunità. Dobbiamo essere veloci nel cogliere queste opportunità e nel concretizzarle, altrimenti le nostre imprese andranno ad investire da altre parti. Francavilla Fontana è un’importante punto di snodo ed è fondamentale, considerando anche la vicinanza all’aeroporto, è una zona, dal punto di vista agricolo, molto importante per noi e per le nostre produzioni di eccellenza, in modo particolare quello vitivinicolo che è estremamente vivace e sta segnando dei punti importanti e quindi le infrastrutture per delle imprese che cercano di essere competitive su tutti i mercati sono fondamentali”.
L’ing. Luigi De Filippis, per l’Ordine degli Ingegneri di Taranto: “L’Ordine degli Ingegneri di Taranto si presenta in quest’occasione, come in tante altre occasioni, sgomitando perchè, prtroppo, non c’è ad oggi la cultura e l’abitudine a consultare i tecnici del territorio, quindi molto spesso noi siamo messi in un angolino. Abbiamo la necessità di far sentire la nostra perchè, ovviamente, abbiamo le competenze in casa e voglio far capire a più di qualcuno che, come Ordine, la nostra ssociazione è costituita da circa duemiladuecento colleghi, che significa che chiunque, in particolare la pubblica amministrazione, potrebbe usufruire quantomeno di informazioni e di contenuti tecnici tipici di uno studio tecnico fatto da oltre duemila colleghi con tutte le competenze e le esperienze professionali”.
Entrando nel merito delle retroportualità, continua l’ingegnere:”Parliamo, soprattutto, di una mappatura del territorio collegato alla disponibilità dei terreni, alla disponibilità dei capannoni, delle infrastrutture, parliamo anche di Piano di Sviluppo del territorio, tutti concetti che sono assenti ed è proprio questo che rende difficile la partenza della Zes ionica e che siamo indietro in quanto non abbiamo un Piano di Sviluppo del territorio e non abbiamo mai avuto e non avremo ancora per molto una mappatura delle disponibilità per piani di sviluppo per questo tipo”.
Il Presidente di Confindustria di Taranto, Vincenzo Cesareo:”Con l’Autorità di Sistema stiamo lavorando sulla Zes, proprio perchè abbiamo individuato, da sempre, nel porto un driver di sviluppo del territorio. Un driver che per qualcuno viene definito un driver alternativo, a noi piace pensare che sia un driver complementare, anche perchè, ad oggi, devo rammentare che il grosso delle movimentazioni del porto di Taranto sono di catrattere industriale, legate sostanzialmente a movimentazione di Ilva ed Eni.
Noi, ovviamente, auspichiamo, speriamo, ma stiamo anche lavorando per creare le condizioni perchè questo percorso cambi. Stiamo cercando di pensare a che cosa può avvenire dopo la definizione e la messa in pista della Zes e cominciare a declinare quali sono le priorità, vorrei ricordare che le Zes nascono a ridosso dei porti proprio perchè servono a favorire delle priorità che abbiano una concezione innata, oltre che di innovazione e di internazionalizzazione, perchè dal porto si spedisce, dal porto si riceve”.
Durante il convegno è intervenuto l’on. Ludovico Vico:”La Zes rende importante Taranto perchè la Zes nasce intorno a un porto, senza il porto non c’è la Zes. Nel porto si trafficano merci, all’import e all’export, ha bisogno di un retroporto dove si dislocano le merci. La retroportualità della Zes, secondo la legge, dovrebbe riguardare circa tremila ettari di cui milleottocento in provincia di Taranto e millesessantuno in Basilicata, e questo significa che queste aree che saranno perimetrate devono portare le merci a Taranto. L’area di cui stiamo parlando va da Melfi a Tito, passando da Ferrandina fino alla Val Basento, verso la città di Taranto, per estendersi a Grottaglie, Martina Franca e Castellaneta ed infine al Centro intermodale di Francavilla Fontana”.
Quindi il punto centrale non sono solo le agevolazioni europee e regionali ai fini infrastrutturali e fiscali, ma soprattutto come la retroportualità, sposterà le merci sul porto di Taranto. “Le Zes non sono solo investimenti” continua l’onorevole, “Le Zes, dice la legge, potrebbero essere, e la Regione Basilicata e la Regione Puglia devono ancora definire, anche le agevolazioni fiscali nelle aree perimetrate come ici ed imu, le addizionali ires, le addizionali iri, si può accedere anche al -de minimis-, una parola magica, cioè le imprese possono assumere a costo zero”.
Conclude il Presidente dell’Autorità di Sistema del mar Ionio, l’avv. Sergio Prete: “Noi, come gestori del porto, dovremmo comprendere quale sarà il suo destino, perchè abbiamo avuto, di recente, l’approvazione del progetto Tempa Rossa, per quanto riguarda il traffico petrolifero nel porto di Taranto; abbiamo entro il primo Luglio da decidere la situazione dell’Ilva, avendo un impatto determinante sui traffici portuali; entro l’Estate saranno rilasciate le nuove concessioni sul terminal contenitori, e quindi si riavvierà il trffico container e non solo; oggi abbiamo avuto il parere dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato che condivide la soluzione che l’Autorità di Sistema ha trovato per anticipare l’avvio della gestione della Piattaforma Logistica;
il ventidue di questo mese, salvo imprevisti, l’Autorità dovrebbe diventare socio unico del progetto DistriPark; entro l’anno sarà completato il Falanto Port Service Center, l’edificio destinato al traffico passeggeri e crocieristico, grazie a questo avremo una maggiore interlocuzione con le compagnie di navigazione ed operatori del settore crocieristico; noi ci auguriamo che entro l’anno venga approvata ed istituita la Zona Economica Speciale di Taranto; e in ultimo, entro fine mese, sarà firmato con il Rettore l’avvio del primo Innovation Hub Portuale, in Italia, a Taranto, destinato all’innovazione delle imprese già esistenti, all’incubazione ed accelerazione di Start-Up del settore portuale in collaborazione con Confindustria e di altri stakeholders del territorio. Una serie di iniziative, che dopo anni di sofferenza, si stanno per concretizzare e a partire dal duemiladiciannove realmente si potrà parlare di un rilancio non solo del Porto di Taranto, ma dell’intero territorio”.
Salvatore Carruezzo