Bari-La Norman Atlantic naufragò la notte del 28 Dicemmbre del 2014, a causa di un incendio al largo delle coste albanesi, 12 morti, 64 feriti e 19 dispersi degli oltre 500 passeggeri, rellitto ancora sotto sequestro probatorio, su disposizione della magistratura di Bari dapprima rimorchiato a Brindisi e poi spostato nel porto di Bari dal 14 Febbraio 2015. Un’inchiesta che vede 32 indagati accusati a vario titolo di cooperazione colposa in naufragio, omicidio colposo e lesioni colpose plurime e numerose violazioni al codice della navigazione.
Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale, il prof. Ugo Patroni Griffi ha commentato questa operazione:”-La restituzione del porto alla collettività-, e non è solo la collettività delle imprese che lavorano nel porto che sono state fortemente penalizzate dalla sottrazione della banchina necessaria e operativa, ma la collettività della città, per una città come Bari che ha una vocazione turistica che via via incrementata, presentarsi con un biglietto da visita come la Norman, attraccata in prossimità del Terminal Crociere, era veramente deprimente. Fortunatamente, grazie anche alla collaborazione della Procura della Repubblica, della Capitaneria di Porto, devo menzionare il capitano Quaranta che ha funto da consulente e tutto lo staff legale che ha operato perchè si arrivasse ad una soluzione in breve tempo. Il porto viene restituito agli operatori, alla sua economia e soprattutto alla città di Bari”.
Le operazioni di spostamento del relitto, a spese dell’armatore, sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto di Bari.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Bari, Contrammiraglio Giuseppe Meli:”Le operazioni devono essere compiute in sicurezza, c’è voluto del tempo per arrivare alla data odierna perchè volevamo essere sicuri che la nave fosse in sicurezza totale, la società armatrice ha predisposto un piano di msicurezza dettagliatissimo, noi lo abbiamo esaminato, lo abbiamo sottoposto ai nostri organismi tecnici, il Registro Italiano Navale lo ha approvato, e quando siamo stati sicuri dell’operazione, abbiamo coinvolto ovviamente tutti i servizi tecnico-nautici, piloti ed ormeggiatori, abbiamo dato il via all’operazione”.
Saalvatore Carruezzo