VENEZIA – Un ponte fra Italia e Croazia per sviluppare la cantieristica navale e rafforzare le relazioni commerciali fra imprese e centri di ricerca che operano nell’area adriatica. Nell’ambito del Programma Interreg V Italia-Croazia 2014-2020, che ha approvato 22 progetti candidati al finanziamento del bando Standard Plus, il progetto BEAT (Blue enhancement action for technology transfer) vedrà collaborare sette partner transfrontalieri: Unioncamere del Veneto in qualità di coordinatore; Autorità portuale di Venezia; Concentro – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone; Università di Trieste – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche; Maritime Technology Cluster FVG; Agenzia per lo sviluppo regionale della Regione dell’Istria e Università di Fiume – Dipartimento di Biotecnologie.
Giovedì 7 giugno, presso la sede dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone Concentro, si terrà l’incontro di progetto ed il primo Project Steering Committee fra i partner del progetto BEAT. Il progetto intende rafforzare l’innovazione e la cooperazione fra le imprese e i centri di ricerca operanti nell’area di programma Interreg V Italia-Croazia 2014-2020. In particolare BEAT punta a stimolare lo sviluppo della creazione di un cluster transfrontaliero nelle tecnologie della Blue Economy, comprendente il settore della cantieristica nautica, e migliorare la competenza delle imprese nell’innovazione ed organizzazione dei processi manageriali interni.
L’importanza dell’innovazione per la competitività delle imprese è imprescindibile. Ma l’attitudine all’innovazione non si genera automaticamente, richiede un appropriato clima aziendale nel quale formarsi e crescere, oltre ovviamente a uno stile di direzione adeguato che incoraggi le persone a contribuire con le proprie idee. Spesso, anche se in maniera inconsapevole, le imprese commettono errori nel gestire il clima aziendale generando noia e senso di frustrazione nei collaboratori.
L’attività del progetto BEAT prevede il coinvolgimento di 30 imprese (20 italiane e 10 croate) nella valutazione della situazione aziendale. In particolare l’obiettivo del servizio “Misurazione e benchmarking della capacità innovativa dell’azienda”, offerto da BEAT alle imprese, è quello di aiutare le aziende a gestire meglio il clima e l’attitudine all’innovazione. Ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste, Università di Padova e Centro di Trasferimento Tecnologico dell’Università di Fiume si confronteranno direttamente con le aziende raccogliendo dati dai dipendenti e forniranno ai partecipanti un report di benchmarking unito a qualche suggerimento pratico. Grazie ai risultati raccolti, le imprese avranno la possibilità di capire quali sono i problemi principali che le affliggono e comparare i risultati ottenuti con quelli di aziende a loro simili.