INCHEON – Vi sono molti modi per presenziare i media mondiali. La Corea, sia quella del Nord e sia quella del Sud, in questi ultimi mesi stanno fornendo prova di quanto sia importante “essere” sulle tv e sulle testate giornalistiche di tutto il mondo, compresi i vari social net.
Incontri fra i presidenti delle due Coree per sostenere la pace fra i due territori; incontri diplomatici con gli Usa e soprattutto la denuclearizzazione dei siti di quella del Nord sono sotto i riflettori di tutto il mondo. Sulla scena mondiale, la notizia in, di questi ultimi giorni, è quella relativa la Faro di Palmido; faro rappresentativo della Corea del Sud a livello mondiale. Il faro, come un vero e proprio “ocean assistant”, ha contribuito allo sviluppo della cultura marinara e marittima e della civiltà umana. Il faro che si trova sull’isola di Palmido, a circa sette miglia dal porto di Incheon, fu acceso per la prima volta nel 1903 dalla forza coercitiva giapponese; si dimostrò importante anche durante la guerra di Corea per le operazioni di sbarco su Incheon.
A riprova che un faro può avere un valore storico come patrimonio culturale, al di là dall’essere solo una struttura di ausilio alla navigazione. Per queste motivazioni, la Corea del Sud ha dato una new vision al faro riprogettandolo e promuovendolo a patrimonio culturale dell’intera umanità. Infatti, il Parlamento sud-coreano ha promulgato la “Dichiarazione di Incheon” da presentare alla XIX Conferenza Internazionale sui fari e le segnalazioni marittime, IALA (International Association of marine Aids to navigation and Lighthouse Authorities), che si sta svolgendo proprio a Incheon dal 29 maggio. Il Comitato per la dichiarazione è stato istituito per sostenere il valore del faro e attirare più persone a visitarlo; sono state programmate azioni, eventi e progetti turistici per i prossimi due anni; a dimostrazione che i fari non sono solo responsabili della sicurezza del traffico marittimo, ma svolgono anche un ruolo importante nell’esercizio della sovranità territoriale.
Gli ottantatré membri dello IALA hanno accettato la Dichiarazione di Incheon e ne discuteranno il prossimo 2 giugno, ultimo giorno della conferenza. Se il progetto andrà in porto, il Faro di Palmido sarà patrimonio dell’Unesco e si unirà al faro de La Coruña in Spagna e i due fari a Cordouan in Francia.