ALICANTE – Dopo oltre otto giorni di regata attraverso l’Atlantico, la nona tappa era partita da Newport negli USA diretta a Cardiff in Galles, il duo di testa naviga a distanza molto ravvicinata. E per aggiungere ancor più pathos, la terza barca Dongfeng Race Team, che non vede l’ora di rifarsi della delusione della ottava tappa in cui fu spinta giù dal podio proprio nelle ultime ore, è a sole 14 miglia dai battistrada.
Con un vento che sta scemando progressivamente, è prevedibile che le fasi finali della tappa siano in slow-motion, mentre i team cercano quella che potrebbe essere la rotta più veloce verso Cardiff, con almeno quattro equipaggi che potrebbero giocarsi la vittoria. Anche se la bonaccia non aiuta, l’ostacolo più arduo potrebbe essere districarsi dalla corrente di marea che la flotta incontrerà nel Canale di Bristol.
Se qualcuno sarà abbastanza fortunato da arrivare nel canale con la tempistica giusta, potrebbe essere catapultato verso il traguardo. In caso contrario potrebbe avere fino a sei nodi di corrente contraria, che lo trascinerebbe indietro.
Sono momenti di grande tensione per i velisti ma soprattutto per i navigatori, che devono portare le loro barche al di là di un vero e proprio campo minato tattico.
In testa, il veterano dei navigatori della Volvo Ocean Race, l’australiano Andrew Cape su Team Brunel e Jules Salter su team Akzonobel si stanno preparando per il duello finale per conquistare la gloria nella Leg 9.
“Siamo entrati nelle ultime 24 ore della tappa e stiamo lottando bordo a bordo con Brunel.” Ha raccontato la velista Emily Nagel da bordo di team AkzoNobel “Il vento va su e giù, ci saranno da fare un sacco di virate e non credo che dormiremo molto. Sarà una battaglia tattica, soprattutto per Jules.”
Mentre i franco/cinesi di Dongfeng Race Team sono rimasti in contatto con i leader, la quarta barca Vestas 11th Hour Racing al rilevamento delle ore 15 aveva un distacco di 30 miglia e i leader della classifica generale, gli spagnoli di MAPFRE, di ben 60 miglia.
Un posto sul podio per Dongfeng potrebbe voler dire strappare la prima posizione sul tabellone a MAPFRE, quando mancano solo due tappe alla conclusione del giro del mondo. Ma come ormai ci ha abituato a vedere, lo skipper transalpino Charles Caudrelier ha detto che il suo equipaggio si concentra solo sul sorpassare le due barche olandesi, e ottenere così il primo successo parziale. “Il nostro sogno è di vincere una tappa e di rifarci di quello che è successo nella Leg 8. Brunel e AkzoNobel hanno navigato bene fin dall’inizio ma adesso stanno combattendo fra loro e c’è una chance che possano fare un errore, nel loro duello. Hanno un bel vantaggio, ma si potrebbe ridurre a poca cosa quando entreremo nella baia. Il problema non è il vento, è la corrente, ma abbiamo un piano e credo sia quello giusto.”
Malgrado le previsioni del tempo lascino poche speranze di poter trovare una mossa che consentirebbe loro il sorpasso, i velisti di MAPFRE guidati da Xabi Fernández hanno detto di voler combattere fino alla fine. “Adesso siamo in una brutta situazione, Vestas 11th Hour Racing è 30 o 40 miglia avanti e gli altri anche di più.” Ha detto il neozelandese Blair Tuke. “Speravamo ci fosse una qualche forma di compressione, ma non sembra che possa succedere. Ci sarà poco vento, ma le barche avanti a noi non si fermeranno completamente. Sarà difficile riprenderli, ma abbiamo ancora 24 ore e non molleremo.”
Le ultime previsioni parlano di un arrivo dopo le 4 del mattino italiane di martedì 29 maggio per i primi, e durante la giornata per tutti gli altri.