A Portofino il Trofeo SIAD, la regata per Dinghy che miscela agonismo e piacere di stare insieme

– Torna protagonista del Golfo di Portofino l’affascinante imbarcazione a vela per singoli: il Dinghy. Caratterizzata da oltre un secolo di storie di successi e passione, il Dinghy risponde perfettamente allo spirito del Trofeo SIAD, regata diventata ormai una classica della stagione velica, organizzata dal 18 al 20 maggio dal Gruppo SIAD e dallo Yacht Club Italiano.

Il Trofeo Bombola d’Oro o Trofeo SIAD, chiamato dagli appassionati Bombolino, è nato nel 1996 e festeggia 22 anni nell’edizione 2018. Nato grazie alla passione per il mare di un gruppo di amici guidati da Roberto Sestini, presidente del Gruppo SIAD, uno dei principali gruppi chimici italiani, il Bombolino premia il velista dotato di tecnica, sensibilità velica e capacità di regolazione della barca. Semplice da gestire – basta un carrello per il trasporto – e dai costi contenuti, il Dinghy è stata una imbarcazione rivoluzionaria che ha modificato la pratica della vela sportiva, rendendola più popolare e accessibile, in un’epoca in cui era riservata solo ai grandi yacht e a facoltosi armatori.

“Mi riempie di gioia constatare che nel corso degli anni il Trofeo SIAD Bombola d’Oro è diventata una delle regate più amate nel panorama velico internazionale per Dinghy con oltre cento barche iscritte ogni anno in rappresentanza di sette nazioni: Germania, Giappone, Olanda, Turchia, Spagna, Austria e Italia. Proprio l’apprezzamento dei velisti stranieri mi rende particolarmente felice” spiega Sestini. Il Trofeo SIAD è una frizzante miscela di agonismo e piacere di stare insieme, una regata impegnativa che richiede preparazione e abilità tecnica e riesce a coniugare sport e amicizia. Merito anche della collaborazione con un Club prestigioso come lo Yacht Club Italiano, della cornice paesaggistica unica e del Dinghy che nella sua storia ultracentenaria è riuscita a mantenere intatto il suo fascino.

Anche quest’anno la gara si articolerà in tre giornate, per assecondare i mutevoli “umori” del Golfo del Tigullio, ed è una prova valida del Trofeo Internazionale George Cockshott.Il signor Cockshott era un avvocato inglese, ma anche un lupo di mare, che nel 1913 inventò il ‘, barca che ottenne il riconoscimento di Classe Internazionale nel 1919 e fu ammessa per la prima volta alle Olimpiadi di Anversa nel 1920. Ai Giochi olandesi del ’28 l’Italia partecipò per la prima volta, piazzandosi sesta su venti nazioni iscritte. Le cronache riportano il primo raduno in Italia dei Dinghy 12’ a Riccione nel 1934. Il primato di piccolezza di questa imbarcazione, essendo stata la più piccola classe monotipo internazionale, ha rivoluzionato la pratica della vela sportiva rendendola più popolare.

Oltre alla Bombola d’Oro e a quella d’Argento (per il primo classificato tra gli scafi di legno), verrà assegnato, anche in questa XXII edizione, un premio da destinare in beneficenza: tra gli iscritti, infatti, sarà sorteggiato il donatore formale di un contributo di 10mila euro da assegnare alla Fondazione Onlus Tender To Nave Italia come finanziamento di uno tra i tre progetti già selezionati dalla Fondazione stessa per il 2018. La Fondazione, i cui soci sono la Marina Militare e lo Yacht Club Italiano, è un’organizzazione benefica che promuove la navigazione come strumento formativo e terapeutico per persone disabili e disagiate.