ROMA – “Lo sciopero di oggi, che ha unito i lavoratori marittimi e quelli dei porti, segna una svolta importante, ed è una prima iniziativa di mobilitazione contro l’immobilismo del Ministero dei Trasporti e la compiacenza delle Autorità competenti”. E’ il commento del Segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, sullo sciopero nazionale in corso, dei porti e dei marittimi italiani, che sta registrando punte altissime di adesione.
“Le regole esistenti devono essere applicate – spiega Tarlazzi – affinché l’autoproduzione non sia autogestita dagli armatori e non diventi sinonimo di sfruttamento e di pericolosissimo abbassamento dei livelli di sicurezza sul lavoro del personale marittimo imbarcato. Né tanto meno essa deve significare lo squilibrio degli organici dei porti, che finirebbe con l’incidere sui conti pubblici, per un maggior utilizzo della indennità di mancato avviamento dei lavoratori portuali”.
“Su questo chiediamo l’intervento immediato delle istituzioni – conclude il Segretario della Uiltrasporti – e contemporaneamente chiediamo l’intervento immediato sugli incidenti sempre più frequenti nei porti, con l’emanazione urgente degli aggiornamenti ai decreti 271 e 272, pronti ormai da molto tempo. Chiediamo, infine, che le autorità competenti svolgano ed interpretino il proprio ruolo nell’interesse generale della portualità e delle attività marittime, coerentemente ai dettami del nostro ordinamento”.