AMSTERDAM – Il porto olandese, porta import/export dell’Europa, registra entrate da record. Le entrate sono aumentate nel 2017, raggiungendo 150,1 milioni di euro, rispetto ai 146,3 milioni di euro registrati nel 2016. A dichiararlo è stato Koen Overtoom, CEO della Port Authority di Amsterdam, a chiusura del bilancio consuntivo/preventivo 2017/2018, approvato all’unanimità dalle componenti finanziarie della struttura. “Le operazioni di transhipment, record di 81,3 milioni di tonnellate nel 2017, hanno contribuito al buon risultato operativo di oltre 74 milioni di euro – ha dichiarato Overtoom – “.
Ed ha aggiunto: “Il 2017 ha visto l’insediamento infrastrutturale di aziende come la Bio Energy Netherlands e Chaincraft che stanno investendo e contribuendo alla realizzazione del piano strategico portuale (Vision 2030) ”. In pratica, il porto olandese ha registrato un aumento dei flussi merceologici in tutti i settori, con un maggiore trend nei cereali alla rinfusa, minerali e fertilizzanti. Tutta l’area economico-marittima del Canale del Mar del Nord ha registrato nel 2017, per le operazioni di transhipment, valori record per 100,8 milioni di tonnellate.
Questo ha agevolato il transhipment per il porto di Amsterdam passando al 2,4%, pari a 81,3 milioni di tonnellate e con un aumento di navi che hanno scalato il porto olandese (6.982 del 2016 a 7.011 del 2017). Al contrario, il trasbordo di carbone è diminuito del 3% fino a raggiungere le 1valori record5,8 milioni di tonnellate; a riprova che il piano”Vision 2030” inizia a dare risultati concreti nel campo dei combustibili green, e prevedendo per il 2018 un ampliamento, grazie a nuove strutture per agevolare la transizione energetica. E comunque, il porto di Amsterdam si aspetta che lo stoccaggio e il trasbordo di combustibili fossili come benzina, diesel e kerosene continuino a salire nei prossimi anni.