ITALJAì – Dopo il caloroso arrivederci in salsa brasiliana del pubblico di Itajai,le sette barche, la flotta al completo dopo il rientro di Vestas 11th Hour Racing e Sun Hung Kai/Scallywag si è trovata fin da subito alle prese con il ritmo della vita in mare e con condizioni meteo piuttosto difficili da interpretare.
Un acclimamento non semplice, dato che il vento leggero costringe a seguirne le seppur minime variazioni, con frequenti regolazioni e cambi di vele. “Il vento è molto instabile, su e giù anche di 10 nodi e salta di 30 gradi a destra o a sinistra.” Ha spiegato lo skipper di team AkzoNobel Simeon Tienpont. “C’è un sacco di lavoro da fare in coperta.”
A bordo di Turn the Tide on Plastic, su cui corre anche l’italiana Francesca Clapcich, la skipper Dee Caffari ha salutato le condizioni un poco meno difficili arrivate con il sorgere del sole. “La prima notte in mare è sempre interessante.” Ha scritto la britannica in un blog. “Ci vuole un po’ di tempo per tornare alla routine e con le barche tutte così vicine può cambiare il modo in cui si naviga. Anche ora alle prime luci possiamo vedere tutti, e siamo tutti con la stessa combinazione di vele, e facciamo le stesse cose. Abbiamo avuto qualche nuvola che ha comportato dei salti di vento, in intensità e persino un po’ di pioggia ma ora l’aria sembra un po’ più definita.”
Gli spagnoli di MAPFRE hanno guidato la flotta nelle prime ore ma l’equipaggio guidato da Xabi Fernandez è poi stato ripreso, essendo caduto sotto l’influenza negativa di una massa nuvolosa. “Va tutto bene, dopo una partenza un po’ difficile.” Ha detto lo skipper iberico. “Durante la notte abbiamo avuto dell’azione a bordo e abbiamo perso qualcosa.”
Al rilevamento delle ore 15 italiane, quando le barche avevano già percorso circa 200 delle 5.700 miglia teoriche della tappa, in prima posizione è il team di Turn the Tide on Plastic, seguito da Team Brunel in seconda piazza e da Scallywag, la barca più a nord, in terza.
Coloro che si trovano invece pi a sud, come Dongfeng Race Team, Vestas 11th Hour Racing, MAPFRE e AkzoNobel occupavano le posizioni dalla quarta alla settima. Tuttavia si tratta di una graduatoria calcolata su una serie di waypoint che non considerano la meteo, e in realtà sono solo cinque le miglia che separano la prima barca dalla settima.
Quando la linea del traguardo di Newport, è a circa 4.000 miglia più a nord, i team cercano di fare strada verso est il più possibile in modo da entrare in un flusso di vento più sostenuto che li conduca fino alla punta settentrionale del Brasile. Durante il corso della giornata le previsioni parlano di una diminuzione del vento, che girerà anche a destra e che costringerà le barche a un duello di virate al tramonto.