Team Brunel, con l’italiano Alberto Bolzan, vince la tappa più dura

ALICANTE – Team Brunel ha vinto la settima tappa del giro del mondo a vela in equipaggio, la più dura, lunga con le sue 7.600 miglia teoriche, e difficile dell’intero giro del mondo a vela, partita il 18 marzo da Auckland in Nuova Zelanda. Lo scafo, con Bouwe Bekking alla sua ottava partecipazione e alla guida di un equipaggio internazionale di cui fa parte anche il friulano Alberto Bolzan, è giunto sul traguardo posizionato nel golfo di Itajaì alle 16.45 e 18 secondi (ora italiana) dopo 16 giorni, 13 ore, 45 minuti e 18 secondi di navigazione, battendo i franco/cinesi di Dongfeng Race Team di soli 14 minuti e 50 secondi.

Un finale, ancora una volta molto combattuto in condizioni di vento molto leggero, a tratti quasi inesistente, che ha visto le due barche combattere metro su metro in una lotta di nervi e di resistenza psicologica, fin sulla linea.
Con questa vittoria l’equipaggio di team Brunel ottiene ben 16 punti (14 per la vittoria+1 punto bonus per la tappa + 1 per il passaggio in testa a Capo Horn) facendo un balzo in classifica generale, portandosi dalla sesta alla terza posizione, a 37 punti.

Una vittoria che ha un sapore però un po’ triste per la scomparsa in mare di John Fisher di Sun Hung Kai Scallywag in pieno Southern Ocean. “E’ stata una tappa epica.” Ha dichiarato Bekking dopo l’arrivo. “Ma siamo anche tristi, molto tristi perché il ricordo di John Fisher è nei nostri cuori. Ma abbiamo corso un’ottima tappa, il che ci dà molta fiducia.” Il veterano olandese ha voluto anche ringraziare il suo equipaggio dicendo: “I giovani hanno mostrato come si fa alle vecchie volpi in questa tappa, sono loro il futuro. Sono molto orgoglioso di come siano migliorati negli ultimi due mesi, ho sempre creduto nel nostro gruppo. Quando siamo partiti da Auckland ci siamo detti che dovevamo puntare al massimo. Ora siamo terzi in classifica, abbiamo visto succedere così tante cose strane in questa regata in passato e questo risultato è importante, un passo avanti verso l’arrivo a l’Aja.”

Per Team Brunel si tratta del primo successo in questa edizione della e oltre allo skipper a bordo festeggiano il primo successo naturalmente anche il nostro velista Alberto Bolzan, che si è anche tolto la soddisfazione di passare Capo Horn in prima posizione per la seconda volta consecutiva, dopo Alvimedica nel 2015, e il campione olimpico e di Coppa America neozelandese Peter Burling.

“Questa vittoria per noi è sicuramente molto positiva.” Ha detto l’italiano. “Per la classifica, perché è una tappa che vale doppio. E’ una svolta per la classifica generale, che ci fa ripartire, dopo l’ultimo posto ad Auckland. E’ stata una grande motivazione. Abbiamo trovato il giusto compromesso fra spingere ed essere conservativi nei momenti in cui serviva esserlo.” Sulla durezza della navigazione Bolzan ha dichiarato che: “Il momento più difficile è stato quello del passaggio di un fronte quando le condizioni erano molto dure ed è stato anche il momento in cui è arrivata la bruttissima notizia arrivata da Scallywag. Un momento davvero terribile, che ricorderò per tutta la vita.”

Seconda, meritata posizione per Dongfeng Race Team. Per l’equipaggio guidato dal transalpino Charles Caudrelier si tratta di un piazzamento preziosissimo perchè, se le cose in mare dovessero rimanere come sono oggi con MAPFRE quarto, i 12 punti guadagnati significherebbero la leadership della graduatoria generale. Anche Caudrelier, nell’intervista in diretta dopo l’arrivo ha voluto ricordare il velista britannico scomparso. “Naturalmente tutti noi pensiamo a quello che è successo a John su Scallywag, è una cosa che può succedere a noi velisti, non succede spesso ma quando si perde una vita è una cosa drammatica.” Caudrelier a proposito del piazzamento ha dichiarato. “E’ un risultato fantastico per noi, abbiamo sperato in una vittoria ma Brunel ha fatto una bella tappa, si merita di essere salito al terzo posto. Ha condotto nel sud, e questa tappa si gioca proprio al sud. Siamo riusciti a rientrare su MAPFRE dopo tanta frustrazione nella tappa precedente dove abbiamo perso punti stupidamente. Ma questa volta siamo riusciti a riprenderne e se Turn the Tide on Plastic riesce a stare davanti abbiamo una chance di prendere la leadership.”

La terza barca attesa a Itajaì è team AkzoNobel di Simeon Tienpont, l’altro scafo con bandiera olandese, che secondo le ultime stime potrebbe tagliare il traguardo giovedì 5 aprile. In mare restano anche Turn the Tide on Plastic, della skipper Dee Caffari e con l’italiana Francesca Clapcich, e gli spagnoli di MAPFRE, il cui arrivo è previsto fra 3/4 giorni.

Ritirati dalla settima tappa sono Sun Hung Kai Scallywag, che ha raggiunto la costa cilena, e Vestas 11th Hour Racing che sta facendo rotta verso l’Argentina dopo il disalberamento e un pit-stop alle Isole Falkland.