MILANO – Comitato di Presidenza e Presidenti delle Commissioni di Assologistica si sono di recente incontrati col Presidente dell’Associazione Andrea Gentile e col Segretario generale Jean Francois Daher. Scopo dell’incontro: confrontarsi sul lavoro svolto da ciascun team, lavoro che mette sotto i riflettori temi e argomenti di interesse nazionale per il settore della logistica e dei trasporti.
Nelle Commissioni di Assologistica un numero selezionato di soci dibatte e cerca di trovare possibili soluzioni a problematiche riguardanti temi quali autotrasporto, internazionalizzazione d’impresa, dogane, sostenibilità, consorzi e cooperative, urban logistics, trasporto intermodale e così via. Ricordiamo che ogni socio Assologistica può sottoporre alle commissioni quesiti, problemi e temi di interesse diretto, ma condivisibili per la loro pregnanza da tutti gli addetti ai lavori.Ecco, in sintesi, gli interventi dei presidenti presenti all’incontro.
COMMISSIONE CONSORZI E COOPERATIVE
Presidente Angelo PIffer
“L’attività fin qui svolta dalla commissione Consorzi e Cooperative – ha esordito il presidente Piffer – è consistita principalmente nell’evidenziare le esigenze, sia del mondo cooperativo che di quello della logistica, alla ricerca di punti di incontro che consentano ulteriori sinergie. A mio avviso la componente ‘flessibilità’ nel lavoro cooperativo e logistico è un vantaggio che non possiamo permetterci di perdere e che dobbiamo continuare ad analizzare con tutte le parti coinvolte, per ricercare modalità in linea con il continuo evolversi delle esigenze del mercato”.Nonostante il rinnovo del CCNL del 3.12.2017, al momento ancora in fase di negoziazione con le centrali delle cooperative, Piffer ha ricordato come un tema importante, ancora sul tappeto e fortemente sentito dal settore.
COMMISSIONE DOGANE
Presidente Stefano Morelli
Il presidente Morelli ha ricordato in apertura del suo intervento come l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli abbia assistito, a ottobre 2017, al cambio del direttore, con Giovanni Kessler che ha sostituito l’uscente Giuseppe Peleggi. Kessler ha annunciato una revisione dell’attuale assetto organizzativo. “La riorganizzazione, a detta del neo-direttore, mira a rendere l’azione della Agenzia più efficace, evitando duplicazioni nelle funzioni similari, realizzando un’integrazione tra Dogane e Monopoli, sia al centro che nelle direzioni regionali-interregionali e uffici delle dogane – ha chiarito Morelli – Si auspica che questa riorganizzazione, che come detto interesserà il centro e la periferia dell’ente, abbia un riscontro migliore di quello ottenuto qualche anno fa con l’unificazione di dogane ed ex UTIF (accise). Vigileremo in tal senso”.Morelli ha segnalato come la commissione da lui presieduta stia sostenendo, contro “venti di oscurantismo” da parte di alcune associazioni di operatori, il Fast Corridor doganale, strumento di innovazione e semplificazione, ricordando sempre che le merci sono l’ago magnetico della bussola commerciale, indirizzano le rotte e le scelte logistiche. “Abbiamo richiesto all’Agenzia delle Dogane, al fine di rendere il Fast Corridor meglio compreso e meglio sfruttato, di poter ricorrere a questo istituto con qualsiasi tipo di resa in polizza di carico marittima – ha aggiunto Morelli – oggi vi è ancora il vincolo del documento unico di trasporto. Siamo in attesa della pubblicazione del nuovo disciplinare da parete dell’Agenzia. Stiamo lavorando anche per ottenere il pre-clearing terrestre, così come già succede per il pre-clearing in porto. Occorrerà un intervento di sensibilizzazione politica col prossimo Governo, che non potrà esimersi dal supportare l’Agenzia delle Dogane nel ruolo di coordinatore dello sportello unico doganale e dei controlli SUDOCO (acronimo per Sportello unico doganale e dei controlli, ndr), dgls 4 agosto 2016. Tale decreto vuole estendere la competenza dello sportello unico doganale a tutti i controlli connessi all’entrata e all’uscita delle merci”.Dal 2 ottobre 2017 è entrato in esercizio il sistema unionale delle decisioni doganali “customs decision”: prevede la presentazione in forma elettronica delle domande di richiesta delle autorizzazioni doganali, in aderenza ai dettami del nuovo codice doganale unionale, il quale prevede che tutti gli scambi di informazioni richieste e autorizzazioni – tra autorità doganali nonché tra operatori economici e autorità doganali – devono essere effettuati attraverso procedimenti informatici, compresa l’archiviazione degli atti stessi.La procedura delle “customs decision” così come la nuova procedura per la richiesta e\o rinnovo dei conti di debito doganali, (differiti doganali) – in vigore dallo scorso 18 gennaio e regolamentata con nota n. 3944/RU del 16 gennaio 2018 – presentano ancora diverse criticità nell’applicazione pratica. “Stiamo avendo contatti e incontri con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, grazie ai quali abbiamo palesato il disagio che stiamo vivendo – ha concluso Morelli – abbiamo altresì richiesto l’adozione di canali per l’informazione preventiva, che consentano agli attori interessati di predisporsi in anticipo a recepire nuove prassi operative che comportino modifiche sostanziali del modus operandi, evitando disagi e talvolta danni alle attività lavorative”.
COMMISSIONE LOGISTICA ALIMENTARE Presidente Renzo Sartori
In presidente Sartori (nonché vice-presidente di Assologistica) ha sottolineato il forte impegno dell’Associazione nel tessere relazioni proficue col mondo accademico. “Stiamo continuando a sviluppare i contatti con le università e in particolare con Politecnico di Torino, Università di Verona, di Padova e di Parma (collegata all’Università di Piacenza) – ha esordito Sartori – A ciò si aggiungono anche i recenti rapporti con l’Università Bocconi. Ognuna di queste realtà accademiche presenta peculiarità importanti e specializzazioni che riguardano i vari aspetti e comparti della logistica. Continua inoltre la positiva collaborazione con il Politecnico di Milano e in tal senso si evidenzia il grande successo del convegno di fine gennaio sulla Contract Logistics tenutosi a Torino e dove Assologistica è stata protagonista nella fase organizzativa”.La commissione presieduta da Sartori sta inoltre approfondendo i rapporti con le Unioni Industriali di Torino (dipartimento trasporti) e Verona. Sartori ha infine sottolineato con decisione come il tema della legalità e dei comportamenti etici è all’ordine del giorno dell’Associazione, la quale ha allo studio una serie di interventi di sensibilizzazione a 360 gradi e che dovranno coinvolgere associati, committenza, consumatori e stampa.
COMMISSIONE LOGISTICA SOSTENIBILE
Presidente Daniele Testi
“La sostenibilità è un tema trasversale che non si può confinare in modo verticale, ma è elemento di opportunità per innovare ed essere più competitivi in ogni filiera e pratica della logistica”. Così ha esordito il presidente Testi, il quale ha sottolineato come la commissione da lui presieduta abbia avviato collaborazioni con Assologistica Cultura e Formazione (il ramo formativo di Assologistica) e con la commissione di Logistica urbana, organizzando convegni e opportunità di disseminazione e formazione circa le principali evoluzioni che stanno avendo impatti in maniera evidente sul settore.“Il contributo che SOSLogistica (Associazione Italiana per la logistica sostenibile, di cui pure Testi è presidente, ndr) ha intenzione di portare all’interno di Assologistica è l’attenzione al consumatore finale, la cui consapevolezza sugli effetti che i propri modelli di acquisto generano sui processi logistici appare marginale e tutta da costruire. Manca la percezione sul valore che la logistica apporta ai prodotti della quotidianità. Un gap culturale e informativo che gli operatori della logistica devono impegnarsi a rimarginare”, ha concluso Testi.
COMMISSIONE LOGISTICA URBANA Presidente Massimo Marciani
“La commissione si occupa di un segmento della logistica che – grazie all’esplosione dell’e-commerce e alla contestuale progressiva urbanizzazione dei territori – sarà nei prossimi dieci anni in crescita esponenziale”. E’ quanto sostenuto dal presidente Marciani, il quale ha ricordato come le vendite dei prodotti acquistati online nell’ultimo anno in Italia sono cresciute quattro volte più rapidamente dei servizi (+28%). Anche da noi il trend di vendite si sta avvicinando sempre più a quello dei Paesi europei, dove il commercio online è maturo, evoluto e sviluppato. Come rilevato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano in questi Paesi infatti la vendita dei prodotti si attesta sul 70% dell’intero giro d’affari, creando rispetto al passato scenari completamente differenti sull’ultimo miglio e differenti impatti sull’intero mondo della logistica.“Un mercato – ha aggiunto Marciani – quindi sottoposto a pressioni molteplici da parte dei clienti (servizi sempre più tempestivi e flessibili, quasi individuali e personalizzati), da parte dei comuni (non più e non solo regole di accesso alle ZTL, ma più in generale regole di mobilità nelle aree urbane con l’obiettivo – concordato a livello europeo – di realizzare una logistica ad emissioni zero entro il 2030), da parte dei cittadini (più sostenibilità e minore ingombro dei veicoli), da parte delle forze dell’ordine (tracciamento dei veicoli che trasportano merci pericolose per ridurre il rischio di attentati terroristici)”. Il tutto in un contesto assai dinamico per il settore dei trasporti e della mobilità in genere che prevede la possibilità di arrivare a una completa automazione del trasporto (guida autonoma, robotica, intelligenza artificiale, ecc.) e del magazzino (robotica, realtà aumentata, ecc.) entro il prossimo decennio.“In questo scenario – ha detto Marciani – Assologistica deve poter svolgere un’azione di indirizzo e di formazione verso i propri associati, evidenziando le opportunità che questo nuovo scenario offre, nonché aiutando i soci a sviluppare strategie industriali in tal senso. Allo stesso tempo l’Associazione dovrà svolgere un’attività di sensibilizzazione e addirittura di evangelizzazione verso i consumatori (soprattutto attraverso canali e trasmissioni generaliste e popolari), al fine di trasferire il concetto che la logistica (e quindi la consegna a casa di un bene acquistato sulle piattaforme telematiche) è un servizio e non un costo e quindi deve essere pagato in relazione del livello richiesto (a esempio consegna presso locker, consegna a domicilio, consegna al domicilio su appuntamento, consegna con mezzi a basse emissioni, ecc.)”.
COMMISSIONE TRASPORTI
Presidente Aldo Rosada
Situazione delle imprese di autotrasporto italiane, costi minimi di esercizio dell’autotrasporto e tempi di pagamento. Sono stati questi i temi al centro della relazione del presidente Rosada.“Il Italia le imprese di autotrasporto soffrono di una concorrenza sleale da parte di quelle estere dell’Est – ha esordito Rosada – La concorrenza è determinata da un dumping sociale provocato da disparità salariale e contributiva tra i lavoratori dell’Est e dell’Ovest del nostro Continente. L’Unione Europea dovrebbe, nel limite del possibile, intervenire per ridurre l’attuale gap, portando l’Europa dell’autotrasporto a una sola velocità, imponendo anche una più stringente regolamentazione sul cabotaggio”.Sui costi minimi di esercizio dell’autotrasporto da sempre la committenza è stata contraria a qualsiasi loro regolamentazione per legge. “Ma non per questo è contraria alla sicurezza della circolazione stradale – ha aggiunto Rosada – A tale proposito è bene ricordare le motivazioni della Corte di giustizia europea nella sentenza del 4 settembre 2014”. Ricordiamo che tale sentenza indirizzata al TAR del Lazio – il quale aveva sollevato specifica pregiudiziale in merito – ha ritenuto che i costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio non sono compatibili con le norme del trattato UE sulla concorrenza.Rosada ha inoltre evidenziato un altro tema, quello dei tempi di pagamento. “In presenza di qualsiasi ulteriore riduzione di tali tempi il Governo dovrà tutelare anche la committenza, in quanto essa stessa non ha i necessari proventi economici per esercitare il ruolo di ‘banca’, come spesso avviene con aziende che incassano i pagamenti dal mercato a 90/120 giorni e debbano invece pagare l’autotrasporto a 30 giorni”.Da ultimo, in merito al “Programma per lo sviluppo delle imprese di autotrasporto” predisposto dalle associazioni del settore per il prossimo incontro del comitato esecutivo, Rosada ha ricordato come fin d’ora Assologistica sia disponibile a un incontro, al fine di ricercare, se possibile, un accordo destinato ad agevolare i rapporti tra committenza e autotrasporto.
COMMISSIONE TRASPORTO INTERMODALE
Presidente Eugenio Muzio
Ecco per punti i temi messi in evidenza dal presidente Muzio:1) Assologistica ha raggiunto un accordo di partenariato con la UIRR di Bruxelles, associazione internazionale punto di riferimento europeo per il trasporto combinato strada-rotaia. Grazie a questo accordo Assologistica ha partecipato a una riunione indetta dal MIT DG 4 per definire (con le associazioni di categoria) la posizione italiana verso la Commissione in merito alle modifiche da apportare alla Direttiva 106/92 Trasporto Combinato. Assologistica è stata anche unico rappresentante dell’Italia alla riunione organizzata dalla UIRR, unitamente alla Commissaria UE Violeta Bulc, al parlamento europeo per illustrare i punti salienti delle modifiche che porteranno importanti novità per l’intermodalità. Il tutto con lo scopo di rendere il settore molto più funzionale, con regole applicative omogenee in tutti i Paesi dell’Unione e sulle quali il parlamento Ue sarà chiamato a deliberare prevedibilmente entro fine anno. I rappresentanti UIRR organizzeranno infine nel breve periodo una visita in Italia per stringere ulteriormente i rapporti.2) Il mondo dell’intermodalità, specie nel settore internazionale, sta registrando evoluzioni di grande interesse. In particolare l’ultima novità è la realizzazione a Baku in Arzebaigian di un nuovo importante terminal intermodale, che sarà collegato via ferrovia con Duisburg in Germania e che permetterà – tramite la realizzazione di antenne – di collegare praticamente tutta l’Europa con Turkmenistan, Kazakistan, Tagikistan, Iran e quindi offrire concretamente nuove aperture all’economia europea fino ad oggi obbligata a inter-scambiare solo via strada. Muzio ha parlato infine anche di avanzati studi da parte della ferrovia russa RDZ per attivare il trasporto intermodale di semirimorchi sul suo territorio.
VICE-PRESIDENZA ASSOLOGISTICA
Con deleghe a Magazzini Generali e Internazionalizzazione
Massimiliano Montalti
Il vice-presidente Montalti ha effettuato un incontro con rappresentanti del ministro dello Sviluppo economico in relazione all’aggiornamento delle garanzie offerte dai Magazzini Generali. “A seguito di questo meeting – ha detto Montalti – si è aperta una collaborazione tra Assologistica e il MiSE al fine di riscoprire e rivalutare la posizione dei Magazzini Generali in Italia. Scriveremo al nuovo ministro, dopo le elezioni, per rimettere a disposizione le competenze che l’istituzione del Magazzino Generale ha insite nella sua essenza e per chiedere di modernizzare le fedi di deposito, strumenti strategici in un mondo sempre più alla ricerca di garanzie”.
VICE-PRESIDENZA ASSOLOGISTICA
Con delega all’Interportualità
Umberto Ruggerone
L’attività del vice-presidente Ruggerone si è concentrata sul contributo che Assologistica ha potuto fornire al Gruppo Tecnico di Lavoro Trasporto Logistica ed Economia del Mare (GLTEM) istituito presso Confindustria. Gli approfondimenti e le valutazioni compiute in questi mesi di attività da parte del Gruppo Tecnico sul settore della logistica e del trasporto e sulle interazioni (esistenti e possibili) con il mondo industriale italiano hanno portato alla luce sia elementi di criticità sia possibili suggestioni da valorizzare. “Il GLTEM – ha detto Ruggerone – ritiene si possano avviare azioni specifiche per intervenire efficacemente su distorsioni e diseconomie del sistema”. E’ per tanto auspicabile – per dare effettiva efficacia alla visione della cosiddetta “cura del ferro” – che le future scelte strategiche relative all’implementazione dei trasporti ferroviari delle merci si concentrino sui seguenti aspetti:1) favorire investimenti infrastrutturali di sistema e coerenti con un piano industriale unico per tutti i sistemi modali, evitando quanto più possibile interventi generalizzati privi di progettazione organica; 2) favorire l’integrazione di sistemi modali contigui (mare-ferro-gomma) valorizzandone le caratteristiche intrinseche, limitando inutili sovrapposizioni che generano inefficienze; 3) destinare risorse in modo mirato e unicamente alle realtà che generano sviluppo in modo da diventare supporto sistemico e non assistenzialistico; 4) maggiore chiarezza da parte del legislatore, anche dal punto di vista delle scelte e delle modalità di intervento per gli ormai imprescindibili interventi infrastrutturali (lato terminal/ultimo miglio) da parte di privati.Sarebbe altresì auspicabile che a livello comunitario ci si facesse promotori di iniziative quali: 1) indirizzare le politiche europee a una vera liberalizzazione del mercato ferroviario, abbattendo barriere tecniche o economiche e penalizzando le nazioni che rallentano il processo, definendo inoltre e implementando regole di accesso alle infrastrutture uniche in ambito comunitario; 2) spingere le varie nazioni a uno sviluppo omogeneo e coordinato dei corridoi TEN-T e a un coordinamento concreto nella gestione della rete Ten-T nel suo complesso.Da un punto di vista degli interventi necessari allo sviluppo di un sistema logistico nazionale, il gruppo tecnico segnala quanto segue: 1) strumenti di sostegno generalizzati e comunque di efficacia limitata al periodo di copertura finanziaria distorcono e limitano la crescita: fondamentale è invece l’esigenza di politiche e scelte strategiche in grado di mutare, evolvendole, le condizioni del mercato; 2) particolare attenzione deve essere posta all’ammodernamento del settore, incentivando l’investimento in mezzi e tecnologie innovative (dai flussi informativi alla guida autonoma, alla mobilità elettrica e alle piattaforme digitali); 3) in tal senso una logica premiale di medio-lungo periodo nei confronti delle imprese che si impegnino concretamente nell’ottimizzazione delle fasi logistiche (dal trasferimento modale all’adozione di soluzioni innovative in termini tecnologici e/o sostenibili) potrebbe sortire effetti sistemici positivi. Ciò consentirebbe la predisposizione delle condizioni minime affinché possano strutturarsi operatori logistici multimodali nazionali, la cui assenza rappresenta un vulnus per l’industria manifatturiera italiana.
RIFLESSIONI SULL’IMPEGNO FORMATIVO DI ASSOLOGISTICA
Presente all’incontro era anche il presidente di Assologistica Cultura e Formazione Luigi Terzi, che ha ricordato i positivi risultati raggiunti della divisione formativa dell’Associazione, la quale ha in serbo un nutrito e rinnovato programma 2018. In definizione anche una programmazione condivisa di formazione con Federchimica, Certiquality, Assolombarda e le divisioni formative di altre Unindustrie locali.