ANZIO NETTUNO – Anche se nel week end conclusivo non è stato possibile disputare le ultime regate in programma a causa delle avverse condizioni meteo marine, il XLIII Campionato Invernale di Anzio e Nettuno si è chiuso in bellezza, senza tradire le aspettative dei numerosi e agguerriti equipaggi. Dodici le prove portate a termine complessivamente nelle due manche da ventiquattro J24 della Flotta romana. Ottimo il lavoro svolto dal Comitato di Regata presieduto da Mario de Grenet e dal Comitato Proteste diretto da Paolo Romano Barbera.
E’ Ita 416 Nuvola La Superba timonato da Ignazio Bonanno (Centro Sportivo Agonistico della Marina Militare 10 punti) ad aggiudicarsi la vittoria della seconda manche (classifica stilata dopo 7 prove con 1 scarto) del 43° Campionato Invernale di Anzio-Nettuno, ben organizzato dal Circolo della Vela di Roma, Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, Lega Navale Italiana sez. di Anzio, Nettuno Yacht Club e con la collaborazione della Half Ton Class Italia, Sezione Velica di Anzio Marina Militare, Marina di Nettuno e Marina di Capo d’Anzio.
Segue in seconda posizione il vincitore della I manche Ita 447 Pelle Nera armato da Paolo Cecamore e timonato dal fuoriclasse magiaro Farkas Litkey (15 punti) che ha preceduto nell’ordine Ita 428 Pellerossa (26) armato e timonato da Gianni Riccobono (26), Ita 487 American Passage armato e timonato dal Capo Flotta Paolo Rinaldi (37) e Ita 458 Enjoy due di Luca Silvestri (38).
La classifica generale J24 (stilata dopo le 12 prove disputate complessivamente nelle due tappe e due scarti), invece, è firmata da Ita 447 Pelle Nera (21 punti; 1,1,1,13,3,2,2,3,6,1,1,6 Nettuno YC) che vince il Campionato anticipando Ita 416 Nuvola La Superba (37 punti; dnc,20,dnc,3,1,3,1,1,1,2,2,3), Ita 428 Pellerossa (44 punti, 7,6,5,4,5,1,9,8,2,3,3,9 Nettuno YC), Ita 487 American Passage (56 punti; 2,2,3,12,dnf,4,4,13,4,4,8,13 Lni Anzio) e Ita 210 Cesare Julio di Pietro Massimo Meriggi (LNI Anzio; 60 punti; 4,3,4,5,4,15,12,10,7,7,6, 10).
Conclusione anche per il Trofeo Lozzi che si è svolto contemporaneamente all’Invernale e che è stato voluto dalla Flotta J24 romana per ricordare l’armatore e timoniere del J24 ITA 428 prematuramente scomparso. Al termine delle sette prove disputate dai sedici equipaggi in acqua per cinque week end, la vittoria e il Trofeo sono andati ad Ita 416 Nuvola la Superba, il J24 del Centro Velico di Napoli della Marina Militare timonato da Ignazio Bonanno (22,5 punti; dnc,dnc,1,1,1,1,1) seguito da Ita 458 Enjoy 2 di Luca Silvestri (24 punti; 3,6, 2,6,4,3,6 Lni Anzio), Ita 190 Don J di Marco D’Aloisio (CdV Roma, 25 punti; 1,1,9,5,5,4,9), Ita 447 Pelle Nera di Paolo Cecamore timonato da Farkas Litkey (33 punti; dnc,dnc,4,3,2,2,5) e da Ita 333 Daiquiri di Fabrizio Sabatini (43 punti, dsq,2,3,11,10 ,7,10 CdV Roma).
“Anche quest’anno siamo riusciti a vincere entrambe le manifestazioni alle quali abbiamo preso parte, il Trofeo Lozzi e la seconda manche dell’Invernale.- ha commentato soddisfatto Bonanno -Ci dispiace non aver potuto regate nel fine settimana appena concluso e in altre giornate del Campionato a causa delle avverse condizioni meteo, perché avrebbe messo un po’ di pepe in più all’assegnazione del titolo di campione d’inverno. Purtroppo, infatti, avendo saltato quasi tutta la prima parte del Campionato per prendere parte ad altre manifestazioni, speravamo di totalizzare un numero sufficiente di prove per rientrare in partita e “tentare l’assalto” a Pelle Nera come avremmo voluto. In ogni caso siamo contenti di aver dovuto regatare tutto l’inverno sapendo di non poter sbagliare nulla avendo già bruciato tutti gli scarti, quindi un buon allenamento per le regate dove la pressione è più alta e gli errori si pagano cari.”
Alla cerimonia di premiazione il Presidente del Circolo della Vela di Roma Marco Minghetti ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’evento ed ha ringraziato le autorità intervenute, in particolare il Comandante del porto di Anzio TV Enrica Naddeo, il Presidente IV Zona FIV Giuseppe D’Amico e il Direttore del Marina di Capo d’Anzio Emanuele Montani.