ALICANTE – Team AkzoNobel ha vinto la sesta tappa del giro del mondo a vela in equipaggio, partita il 7 febbraio da Hong Kong. Lo scafo, con Simeon Tienpont alla guida di un equipaggio internazionale è giunto sul traguardo posizionato nel celeberrimo Waitemata Harbour nel pieno della notte di Auckland, alle 13.17 e 26 secondi (ora italiana) dopo 20 giorni, 9 ore, 17 minuti e 26 secondi di navigazione. Con questa vittoria l’equipaggio di AkzoNobel ottiene 8 punti (7+1 punto bonus per la tappa) e si porta in quarta posizione, a 23 punti. Una vittoria che ha un sapore ancora più dolce visto che, come si ricorderà, nella terza tappa team AkzoNobel era stato vittima di una grave avaria che ne aveva compromesso il risultato.
E’ stata una vittoria incredibile, giunta dopo 24 ore di battaglia finale, con l’attraversamento di una zona di alta pressione a nord est della costa neozelandese, che ha dato modo agli inseguitori di rifarsi sotto ai leader. Per team AkzoNobel e Sun Hung Kai Scallywag, il margine consolidato nell’ultima settimana è stato appena sufficiente e i due hanno continuato il loro duello fino a poche centinaia di metri dal traguardo.
“Sono state 7.000 miglia di match race, incredibile.” Ha detto un felicissimo Simeon Tienpont appena giunto in banchina. “Non ho mai fatto una regata così in vita mia. Abbiamo sempre navigato a vista. Erano sempre lì, non hanno mai smesso di lottare e noi non abbiamo mai rinunciato a difenderci. Sono così orgoglioso del mio equipaggio. Non hanno mai mollato.”
Seconda, meritata posizione per Sun Hung Kai Scallywag. Per l’equipaggio guidato dall’australiano David Witt è il secondo posto sul podio dopo il primo di Hong Kong, ottenuto grazie anche all’ottima condotta nella zona dei Doldrum sulla strategia della navigatrice Libby Greenhalgh. “Il nostro gruppo non molla mai.” Ha dichiarato Witt. “Questa volta non siamo riusciti a vincere, abbiamo avuto delle chance di farlo ma AkzoNobel questa volta è stato un po’ migliore di noi. Ma dalla prima tappa abbiamo fatto così tanta strada.”
Per team AkzoNobel si tratta del primo successo in questa edizione della Volvo Ocean Race e oltre allo skipper Simeon Tienpont a bordo festeggiano il primo successo anche il danese Nicolai Sehested, la francese Cècile Baguette mentre la brasiliana Martine Grael non solo ottiene la vittoria, dopo i successi olimpici, ma diventa anche la prima figlia a farlo dopo suo padre Torben. A bordo ci sono anche due neozelandesi, Brad Farrand e Justin Ferris che hanno raggiunto la loro nazione battendo l’altra famosa coppia di kiwi Blair Tuke su MAPFRE e Peter Burling che corre su team Brunel.
Turn the Tide on Plastic, con la triestina Francesca Clapcich, si è difeso con le unghie e con i denti fino alle ultimissime miglia prima di dover cedere un posto sul podio e finire quinto alle spalle degli spagnoli di MAPFRE e dei franco/cinesi di Dogfeng Racing Tram che fino a ieri sembravano avere un distacco quasi incolmabile. Sesto è atteso sul traguardo l’altro team con bandiera olandese, Brunel.
Con il risultato di Auckland la classifica generale rimane invariata solo per le prime due posizioni di MAPFRE e Dongfeng, mentre Scallywag passa in terza piazza a 26 punti, con AkzoNobel e Vestas 11th Hour Racing in quarta a pari punti con 23.