MASSAFRA – Il 13 febbraio 2018 presso l’Area Addestrativa della Brigata Marina San Marco di Massafra, si terrà l’esercitazione di soccorso ed evacuazione feriti in scenario bellico, che conclude il Corso di Medicina di Combattimento di quest’anno svolto a favore del personale sanitario della Marina Militare.
Durante l’attività, al fine di poter mostrare l’expertise maturata dalla forza armata in tale contesto formativo, saranno presenti sul campo sia osservatori esterni delle sanità delle altre Forze Armate italiane ed estere sia rappresentanti del mondo clinico e universitario ed in particolare personalità di vertice del Corpo Sanitario dell’Esercito Italiano, del Corpo Militare della Croce Rossa, della 6^ Flotta della US NAVY, del Dipartimento di Protezione Civile e del Ministero della Salute.
Il Corso, giunto alla sua 20° edizione, è un importante momento formativo e addestrativo della durata di circa 3 settimane che viene svolto presso le strutture della Brigata Marina San Marco con, affiancati al personale sanitario della Marina Militare, frequentatori di altri dicasteri, nell’ottica di condivisione delle risorse e delle conoscenze.
I frequentatori affrontano un intenso periodo di preparazione durante il quale sono addestrati a conoscere ed utilizzare i dispositivi attualmente impiegati in teatri operativi complessi e caratterizzati da contesti ambientali difficili e potenzialmente ostili, per la gestione delle vie aeree, l’infusione di liquidi per via intraossea, il trattamento delle ferite e delle emorragie esterne con applicazione di medicazioni avanzate, emostatici o tourniquet, il trattamento dei traumi toracici aperti e delle ustioni, l’estrazione da un veicolo di un traumatizzato e l’immobilizzazione di fratture oltre che a realizzare l’evacuazione aerea medicalizzata (MEDEVAC) di militari feriti.
“L’esercitazione finale consente di valutare la preparazione acquisita dai partecipanti, in attività di soccorso ed evacuazione di feriti in uno scenario realistico di combattimento e in condizioni di stress psico-fisico, aspetti che rendono il Corso di Medicina di Combattimento unico nel suo genere nel panorama formativo italiano e, soprattutto, momento fondamentale per la preparazione professionale del personale sanitario della Marina Militare”, come dichiarato dall’ammiraglio ispettore, Mauro Barbierato, Capo del Corpo Sanitario della Marina Militare.
Alla fine del corso gli allievi acquisiscono le conoscenze e le capacità per effettuare, con un alto livello di autonomia, tutte le attività di soccorso a personale ferito/traumatizzato in un contesto operativo diversificato, ad alto rischio, facendo riferimento ai concetti del “Tactical Combat Casualty Care” e in aderenza alla dottrina medica nazionale e della NATO.