ALICANTE – Scallywag aveva un vantaggio di circa 40 miglia sui secondi, i danesi/americani di Vestas 11th Hour Racing quando ha deciso di entrare in modalità nascosta poco prima delle 18 di mercoledì, oscurando la propria posizione agli avversari per tre report consecutivi. Al rilevamento delle ore 14 di giovedì sono riapparsi sulla cartografia elettronica, sempre in testa della flotta, e con meno di 500 miglia all’arrivo. Ma, quando sembrava che la tensione fosse ormai esaurita, ecco che anche Vestas e team AkzoNobel, fra i due più seri contendenti al podio, sono entrati in modalità Stealth.
Team Brunel,impegnato in una battaglia nelle retrovie con MAPFRE e Turn the Tide on Plastic per la quinta piazza ha anche deciso di scomparire dal tracker. Ricordiamo che l’opzione Stealth può essere presa solo se la barca si trova a oltre 200 miglia dal traguardo.
Al report delle ore 14 Scallywag era 37 miglia davanti a Dongfeng, ma entrambi i team, come tutti i fan della regata in giro per il mondo, sono rimasti a chiedersi dove siano Vestas 11th Hour Racing e Akzonobel. Ipotizzando che Vestas rimanga davanti a Dongfeng, le ultime ore verso Hong Kong saranno cariche di tensione.
Prima di emergere “dall’oscurità”, lo skipper di Scallywag Dave Witt ha dato un’idea di quando sia serrata la lotta al vertice, dicendo che la tappa potrebbe essere decisa proprio nelle ultime decine di miglia. “Credo che sia positivo per i nostri tifosi, ma ci sono persone che potrebbero avere un infarto se sapessero quanto è tesa la lotta.” Ha spiegato Witt. “Siamo davanti, in testa, ma di poco. Gli altri non se ne rendono conto. Non ci siamo fidati del nostro software di navigazione in questa tappa, ma ora vorremmo potergli credere perché dice che batteremo Vestas di un’ora e mezza. Chiedo a tutti i supporter di Scallywag a Hong Kong di dire una preghiera per noi stasera.”
Malgrado siano vicini al traguardo, i team hanno infatti ancora alcuni ostacoli da superare. Per prima cosa devono scegliere il momento di strambare, per trovare la rotta migliore fra le isole dello Stretto di Luzon. Una cosa che va fatta senza farsi inghiottire dall’ampia zona di sottovento creata da Taiwan, o delle altre piccole isole delle Filippine settentrionali.
Una volta in avvicinamento a Hong Kong potrebbero dover fare i conti con aria leggera nelle miglia finali verso la linea del traguardo. Tutte queste incognite significano che, anche in quest’ultima fase della tappa, tutto può succedere. “Adesso sì che si fa interessante.” Ha detto il navigatore di Vestas 11th Hour Racing, Simon Fisher. “Tutti cercano la loro opportunità di attaccare. La strada oltre le Filippine e nel Mar Cinese Meridionale offre diverse opzioni, e ci saranno decisioni importanti da prendere. Potremmo anche vedere la flotta separarsi, e quindi la tensione sarà ancora più alta vicino alla fine.”
Le ultimissime proiezioni danno i leader in arrivo fra le 17 e le 21 di venerdì, con il trio di cosa a Hong Kong fra le 3 e le 6.30 di sabato mattina.