Porti turistici: non passa l’emendamento su canoni

GENOVA – Non è passato l’emendamento alla legge di bilancio sui canoni demaniali marittimi della portualità turistica presentato e sostenuto dai parlamentari di diversi schieramenti, su impulso di , Ucina Confindustria e .

Il testo prevedeva, in ossequio alla recente sentenza della Corte Costituzionale, la non applicazione retroattiva degli aumenti dei canoni stabiliti dalla legge finanziaria del 2007 alle concessioni già in essere a quella data. I termini improcrastinabili per la chiusura dei lavori in Commissione per l’invio alla votazione in aula non hanno consentito di esaminare il testo, che aveva passato il vaglio di ammissibilità.

“Delusi per il risultato sfumato – sostiene il presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti – confidiamo nel prossimo Governo affinché si faccia chiarezza su questa complessa vicenda per mettere i in condizione di competere”. “Non siamo mai arrivati così vicini all’obiettivo e questo ci rammarica molto – dichiara la presidente di Ucina Carla Demaria – ma dobbiamo ringraziare i tanti parlamentari che si sono adoperati per sostenere questa causa”.

“Questo sarà il nostro primo impegno con il nuovo governo – conclude il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio – affinchè si intervenga per risolvere una situazione assurda che se protratta rischia di produrre la totale paralisi di tutti gli investimenti per i porti turistici”.