ALICANTE – La Volvo Ocean Race 2017-18 metterà alla prova gli atleti su un percorso lungo oltre 45.000 miglia, attraverso i mari più inospitali fra cui lunghi tratti negli oceani meridionali.
Venerdì, i sette skipper hanno risposto alle domande della stampa internazionale nella consueta conferenza di apertura. Ecco alcune delle loro dichiarazioni.
Charles Caudrelier, skipper di Dongfeng Race Team, a proposito della preparazione rispetto alla passata edizione: “La scorsa volta, abbiamo iniziato a lavorare sul progetto, stavamo cercando velisti cinesi in Cina, che non avevano mai passato una notte in mare. Questa volta siamo partiti da Lisbona, con un team che conoscevo già. Ora siamo concentrati al 100% sulle prestazioni. Fa un’enorme differenza. Quale è la differenza tra essere uno skipper o un componente dell’equipaggio? La paga! C’è anche un altro livello di responsabilità, ovviamente. Quando ho fatto la Volvo Ocean Race con Groupama, a ogni mese di tappa potevo permettermi qualche giorno di pausa mentale. Oggi è una pressione continua, ma ho un team molto forte, quindi mi considero fortunato.”
Dee Caffari, skipper di Turn the Tide on Plastic, sulle differenze fra la navigazione in solitario e quella in equipaggio completo. “C’è una grande differenza quando hai altre persone con cui condividere e più braccia per lavorare. L’intensità di quel che succede a bordo è quello che mi piace del navigare in team, oltre a sapere che si può spingere sempre al 100%. Gli altri non ti lasciano spazio per l’errore. Tutti dicono che siamo un team inesperto, molti dei miei velisti sono debuttanti ma sono molto bravi e sanno far camminare la barca velocemente. dobbiamo solocercare di non fare errori e di fare le scelte giuste. E poi per me è importante poter dare l’opportunità ai giovani di provarci, vedervi sbocciare è un privilegio, come lo è portare in giro per il mondo questo messaggio di sostenibilità.”
David Witt, skipper di Team Sun Hung Kai/Scallywag circa la sua motivazione e quella del suo equipaggio: “E’ il team migliore del mondo, e poi mi hanno fatto un’offerta e non ho trovato un modo migliore per perdere peso! Come sanno tutti sono un po’ matto, e penso lo siamo un po’ tutti. Il nostro ragazzo (il ventunenne Ben Piggott) ha cominciato ad andare in barca tre anni fa e guardate dove è arrivato. Per lui è ancora un sogno. “
Brad Jackson, skipper di team AkzoNobel, sulla conferma di ruolo di skipper a una settimana dalla partenza: “Come team ci stiamo concentrando solo sulla regata. In pratica il team è lo stesso di prima, ad eccezione di Simeon Tienpont. E’ grazie a lui se abbiamo questo gruppo. Non è cambiato molto nel modo in cui lavoreremo a bordo o del morale del team. Gli ultimi giorni è stato possibile concentrarci su quello che dobbiamo fare. Stiamo fortunati perché potremo contare su Rome Kirby, che è disponibile e qualificato per partire. E’ anche lui Under 30 quindi ora abbiamo cinque giovani. Ha già fatto la regata con me su PUMA e ha molta esperienza per uno della sua età. Ho assunto questo ruolo perché si è reso necessario, non è stato qualcosa che ho voluto ma che è capitato e quindi ne sono felice. Non lo farei se sapessi di non avere il pieno supporto del mio team. Spero ci divertiremo e spero vada bene.”
Xabi Fernández, skipper di MAPFRE a proposito del ruolo di favoriti della vigilia: “Per noi non si tratta di essere i favoriti o no. Non è una cosa di cui parliamo, ma capiamo che la gente lo pensi. Penso solo che significhi che siamo pronti. Dobbiamo navigare il più velocemente possibile. Penso siamo pronti ma so che gli altri sono forti e sono pronti. Speriamo di vincere. Non so, ci siamo andati vicino in passato, ma non è successo. Vincere sarà una faccenda lunga e difficile.”
Bouwe Bekking, skipper di Team Brunel sulla sua ottava partecipazione e su come ha selezionato il suo equipaggio: “E’ la cosa migliore che possa fare… Tutti noi siamo agonisti, vogliamo vincere tutti. Abbiamo una buona chance di vincere. La selezione dell’equipaggio è stata un po’ tardiva, ma in realtà la situazione è stata favorevole, con la conclusione della Coppa America. Ho incontrato Carlo Huisman, che aveva navigato su Team New Zealand, che mi ha messo in contatto con Pete Burling e poi ho capito che avevamo il ragazzo d’oro a bordo. Ha vinto i Giochi, la Coppa e abbiamo anche Kyle Langford, che ha vinto la CA due volte. Loro hanno un approccio differente da noi, della vecchia scuola e sono molto attenti alle prestazioni.”
Charlie Enright, skipper di Vestas 11th Hour Racing riguardo al suo team di giovani della scorsa edizione: “Siamo ancora giovani, l’altra volta la giovinezza era il nostro dato principale. Adesso abbiamo alle spalle un giro del mondo e abbiamo anche dei velisti esperti a bordo. L’altra volta abbiamo fatto grandi miglioramenti durante il giro e vogliamo seguire la stessa rotta. Abbiamo vinto l’ultima tappa di Göteborg e vorremmo fare lo stesso con la prima verso Lisbona.”
La partenza della prima tappa della Volvo Ocean Race è in programma per le 14.00 di domenica 22 ottobre. La Leg 1 ha un percorso di 1.450 miglia circa da Alcante a Lisbona, che porterà le sette barche a navigare oltre Gibilterra, intorno all’isola di Porto Santo e verso la capitale portoghese. L’arrivo a Lisbona è previsto per sabato 28 ottobre.Le previsioni meteo parlano di condizioni ideali, con un vento da nord-est di circa 15 nodi, che poi dovrebbe andare aumentando fino a 20 nodi, il che significa che la prima parte della tappa dovrebbe essere veloce, con andature larghe, e un passaggio di Gibilterra dopo circa 24 ore.