ENOSHIMA – Dal lontano Oriente, dalla baia di Enoshima in Giappone, arriva una medaglia di bronzo al Campionato del Mondo 470 juniores per le giovani atlete dello Yacht Club Italiano, Ilaria Paternoster e Bianca Caruso.Un’altra giornata di forte vento e onda iniziata con 18-22 nodi da nord/nord-est, condizioni che le atlete italiane sembrano amare, parte la Medal Race con raffiche fino a 25 nodi, una regata epica che le Paternoster/Caruso chiudono in quinta posizione, ma sommata alla costanza dimostrata in tutta la settimana le premia con la medaglia di bronzo!
Anche le prime escluse dal podio sono italiane, Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini (Yacht Club Italiano) ce la mettono tutta, vincono l’ultima prova – quarta vittoria della serie – e sono seconde in Medal Race, ma pesa la bandiera nera presa nella settima prova che non hanno potuto scartare avendo già scartato una squalifica per precedenza nella sesta. Da questo Mondiale escono comunque sicure di avere grande talento ed affiatamento.Le Campionesse del Mondo 470 juniores 2017 sono le spagnole Silvia Mas Depares e Paula Barcelo Martin, seguite dalle australiane Nia Jerwood e Monique De Vries.
Negli uomini il dominio è francese, Hippolyte Machetti e Sidoine Dantès sono i Campioni del Mondo juniores seguiti dai connazionali Pirouelle/Sipan, terzi i giapponesi Takayama/Kimura e quarti i nostri ragazzi Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare Italiana) che hanno condotto un ottimo Mondiale, di grande costanza in cui scartano un quinto posto, ma nulla hanno potuto contro i primi tre, in una settimana di forma eccezionale.
“Sono molto contento per la medaglia per Ilaria Paternoster che la federazione segue dal 420 su cui andava con la Di Salle – ci racconta dal Giappone il tecnico federale Gigi Picciau – Se la meritano proprio, anche perché con Bianca Caruso ancora non avevano conquistato un titolo importante sul 470. Anche Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini hanno dimostrato il loro grande valore, purtroppo in questa serie hanno fatto un errore di troppo, ma sono fortissime. Se continueranno a lavorare così, possiamo aspettare grandi cose da questi due equipaggi. Bene anche i ragazzi della Marina Militare, forse preferiscono condizioni diverse mentre i francesi sono stati fortissimi con vento intenso. Questa è stata la prima regata sul sito Olimpico dove abbiamo raccolto molte informazioni, è un campo molto interessante, certamente dovremo continuare a lavorarci e studiarlo.”