ALICANTE – Quello che ha confermato la Leg Zero è che i team con più esperienza e preparazione sono molto vicini per forza e prestazioni. Gli altri sanno di aver bisogno di lavorare ancora, ma il loro progresso è molto incoraggiante e c’è ancora tempo per colmare il divario, quando mancano oltre due mesi alla partenza del giro, il prossimo 22 ottobre da Alicante.
La Leg Zero, una serie di prove di qualificazione prima della prossima edizione del giro del mondo, era composta da quattro “mini tappe”: la regata intorno all’isola di Wight, la Rolex Fastnet Race, uno sprint attraverso la Manica da Plymouth a Saint-Malo e un test oceanico da Saint-Malo a Lisbona.
Sebbene non procurasse punti per la regata vera e propria, la serie è stata un interessante marcatore della forma dei team. Prova ne sia il fatto che sia Vestas 11th Hour Racing di Charlie Enright che AkzoNobel sono stati in grado di superare MAPFRE negli ultimi minuti dell’ultima prova, a conferma che in futuro tutti dovranno guardarsi le spalle. Enright si è detto particolarmente soddisfatto di aver colto una vittoria prima della partenza dell’edizione 2017/18 della regata. “Forse non ce ne sarà un’altra uguale, ma ce la prendiamo.” Ha dichiarato lo statunitense. “Abbiamo continuato a migliorare, ogni giorno passato insieme in barca, è bello vedere il miglioramento concludersi con una vittoria.”
Per i team con maggiore esperienza ma anche per le matricole la Leg Zero ha dimostrato di essere un test molto valido. Gli equipaggi hanno affrontato condizioni molto varie, da quelle muscolari incontrate nel giro dell’isola di Wight che Dee Caffari, skipper di Turn the Tide on Plastic ha descritto come “simili a quelle degli oceani meridionali” alla più classica Fastnet Race con le forti correnti, dallo sprint veloce da Plymouth a Saint-Malo fino all’ultima frazione verso Lisbona, una lotta contro i venti leggerissimi che hanno costretto gli organizzatori a spezzare la tappa in due e a dichiararne una chiusura anticipata.
Simeon Tienpont, alla sua prima esperienza con AkzoNobel come skipper ha detto: “Sapevo che queste barche monotipo erano difficili da portare e queste prove ce l’hanno confermato. Sapevo che sarebbero state regate tirate, ma abbiamo anche imparato che è necessario avere buone routine a bordo e stare sempre molto concentrati.”
Dopo mesi di allenamento in tutte le condizioni possibili, lo skipper di MAPFRE Xabi Fernández ha detto di voler dare un po’ di tempo al suo team per recuperare le forze, prima di attaccare i preparativi finali. “Una delle cose che bisogna anche imparare a fare è riposare bene, perchè abbiamo lavorato molto nell’ultimo mese. Poi inizieremo a lavorare ai dettagli, faremo le ultime sedute in palestra, per essere sicuri che tutti siano in forma, e quindi ci concentreremo sulla partenza.”
Forse non ci sarà molto tempo per riposare per la britannica Dee Caffari visto che Turn the Tide on Plastic – il team che porta intorno al mondo il messaggio della campagna Clean Seas della commissione ambiente delle Nazioni Unite, dovrà correre per finalizzare la selezione dei velisti e prepararsi per il giro. “Abbiamo fatto grandi passi avanti in un tempo molto ridotto, quindi sono molto felice per quello che potremo fare potenzialmente da ora al giorno della partenza in ottobre.”
Forse dovranno inseguire, ma i velisti giovani e con un mix 50/50 di donne e uomini, potranno anche sfidare il resto della flotta, come hanno dimostrato nelle ultime 48 ore sulla rotta per Lisbona.”Guidare la flotta nella frazione finale della Leg Zero è stato bellissimo. Ha dato una sicurezza al team, si vede, e la concentrazione, l’intensità… tutti hanno alzato il livello dell’asticella perchè eravamo così vicini alle altre barche.” Ha detto la Caffari, unica skipper donna finora in questa edizione della Volvo Ocean Race.
La velista triestina Francesca Clapcich, che era a bordo della barca guidata da Dee Caffari in prova, ha dichiarato: “L’atmosfera in barca è molto bella, siamo tutti giovani quindi le motivazioni sono altissime. Abbiamo voglia di migliorare giorno dopo giorno e sicuramente è una grande esperienza per tutti. Io vengo da un passato sulle derive quindi per me è un mondo nuovo ma mi stanno aiutando tantissimo tutti quanti. Ci sono ragazzi che hanno un background più offshore. Per me personalmente poter rappresentare l’Italia in questa manifestazione è incredibile. E’ un sogno, un sogno che si avvera insieme alle olimpiadi è quello che ho sempre voluto fare fin da bambina. E’ incredibile.” Ha detto una sorridente e soddisfatta Francesca.
Con soli 53 giorni alla partenza del Prologo da Lisbona ad Alicante, ora i team hanno tempo per completare l’allenamento, partecipare ad eventi degli sponsor e condurre i corsi di sicurezza in mare obbligatori.
Le prossime settimane saranno preziose per la barca battente bandiera di Hong Kong, Team Sun Hun Kai/Scallywag, che prima della Leg Zero aveva potuto allenarsi solo per una settimana. Lo skipper australiano David Witt e il suo team hanno anni di navigazione insieme alle spalle ma mancano ancora dei dettagli finali, decisivi per ottenere il massimo dal monotipo Volvo Ocean 65. “La Leg Zero ci ha mostrato quali sono i nostri lati positivi e quelli in cui siamo più deboli.” Ha detto Witt. “MAPFRE ha dominato e ha mostrato a tutti quanto è forte, stabilendo il livello che tutti dobbiamo raggiungere. Non siamo deboli in tutte le aree, ce ne sono alcune in cui siamo bravi. Meglio scoprirlo oggi che durante la seconda o terza tappa. Adesso ci restano cinque settimane per recuperare.”
Sebbene sia facile etichettare MAPFRE come il team favorito della vigilia, è troppo presto per essere certi di qualcosa e lo skipper spagnolo non dà nulla per scontato: “Credo che Dongfeng sia ben preparato e anche loro hanno lavorato bene tutto l’inverno. I team nuovi stanno raggiungendo un buon livello e migliorando ogni giorno. Brunel ha un ottimo equipaggio, molto esperto, saranno decisamente competitivi.”
Charles Caudrelier, che ha portato il suo Dongfeng al secondo posto overall e ha vinto nella classe Volvo Ocean 65 nel Fastnet, ha aggiunto: “Credo di essere felice, non abbiamo fatto bene come ci aspettavamo, a parte il Fastnet, ma credo siamo veloci e poi c’è una buona atmosfera a bordo. Sono certo che potremo fare bene. Ovviamente gli spagnoli sono molto forti, ma io sono felice del mio team, di come lavorano insieme e dei miglioramenti che abbiamo fatto questa settimana.”
Fra due mesi, quando saranno allineati sulla banchina di Alicante, i team avranno 45.000 miglia davanti a loro per giocarsi la vittoria, in uno degli eventi più duri e impegnativi dello sport professionistico.
Leg Zero, classifica finale overall
1. MAPFRE 29 punti
2. Dongfeng Race Team 24
3. Team Brunel 23
4. team AkzoNobel 22
5. Vestas 11th Hour Racing 20
6. Turn the Tide on Plastic 13
7. Team Sun Hung Kai/Scallywag 9