Assoporti verso nuove strategie di cariche e di statuto

ROMA – , l’Associazione dei porti italiani, diventa interlocutore del Governo nel contesto della Conferenza nazionale di coordinamento delle AdSP. L’Assemblea generale degli associati l’altro giorno ha deliberato all’unanimità il bilancio che va a corrispondere a una nuova strategia in accordo con la nuova legge sulla portualità italiana.

Strumento per attuare la nuova strategia è il nuovo statuto associativo che è stato approvato con l’85% dei voti assembleari. Quasi tutti i neo presidenti di Autorità di Sistema ha votato a favore del nuovo statuto con cui Assoporti fornisce …” ogni utile consultazione e collaborazione in tema di portualità, trasporti e logistica nell’ambito della politica dei trasporti e, tramite la struttura tecnica associativa collabora con l’organismo di cui all’art. 11 ter… “ (articolo della Riforma che istituisce la Conferenza Nazionale di Coordinamento delle Autorità di Sistema Portuale). Un nuovo percorso – speriamo – che possa dare vera marittimità ai porti del Mezzogiorno d’Italia, evitando di inseguire “competitività” assurde e non compatibili con altri porti dislocati in Europa.

Che sia vera rappresentanza unitaria nelle sedi relative alla contrattazione di settore e nelle sedi europee e internazionale. Mi riferisco alle definizioni di carattere puramente politiche nella individuazione dei porti “core”; sullo sviluppo  delle reti TEN-T e relativi corridoi ideali solo sulla carta; alle nuove definizioni delle ZES che nel sistema portuale dell’Adriatico meridionale hanno un sapore “emiliano”e senza tralasciare che nell’Adriatico meridionale e pugliese bastava una sola AdSP.

Al termine dell’Assemblea, il presidente Zeno D’Agostino ha dichiarato che il nuovo statuto …“ ci rende più funzionali e operativi come struttura tecnica per gli associati, ma anche più dinamici e autorevoli nelle sedi dell’Unione Europea dove l’Italia ha necessità di essere più incisiva”. In autunno, durante l’Assemblea programmatica, saranno assegnate le deleghe ai vari presidenti di AdSP su temi specifici. Un passo importante, dicevamo,  che sarà coordinato dal Segretario Generale nella persona di Francesco Palmiro Mariani, confermato in questa importante carica.

Mariani, sicuramente, metterà a disposizione di tutti la sua professionalità e grazie alla sua esperienza pugliese porterà i porti italiani ad essere elementi strutturali e fondamentali della catena logistica per lo sviluppo del Mezzogiorno  e del resto d’Italia. Un ruolo nuovo del Mezzogiorno d’Italia, non più ottocentesco ma attore principe di un Mediterraneo che avanza.

 

Abele Carruezzo