ADRIA – Cantiere Navale Vittoria ha consegnato alla Kapetanija (Capitaneria) croata una nuova unità SAR (Search and Rescue), imbarcazione dedicata alle attività di soccorso e recupero in mare. Il cantiere di Adria aveva vinto nel 2016 una gara internazionale indetta dal ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture della Croazia. Il valore della commessa è di circa 1,3 milioni di euro. La cerimonia di consegna si è svolta mercoledì scorso nel porto di Zara alla presenza delle autorità civili e militari locali e dello stesso ministro croato Oleg Butković.
La motovedetta è un natante monocarena, lunga 14.25 metri e larga 4.65 ed è stata integralmente concepita dagli uffici di progettazione del Cantiere Navale Vittoria. Tutte le fasi di costruzione sono state eseguite sotto il controllo del Croatian Register of Shipping. L’unità è inaffondabile ed auto raddrizzante, possiede 2 motori Volvo da 800cv ciascuno con una innovativa propulsione IPS 1050. Può esser manovrata con un semplice joystick ed è dotata di un sistema di posizionamento dinamico che, grazie al particolare sistema di propulsione, le permette di mantenere costantemente la posizione.
La motovedetta può raggiungere una velocità massima di 39 nodi a pieno carico, performance migliorata rispetto alla velocità di 35 nodi con l’utilizzo dell’80% della potenza massima dei motori richiesta dagli standard contrattuali. Con la consegna dell’unità SAR croata, Cantiere Navale Vittoria consolida il suo posizionamento di mercato su questa specifica tipologia di imbarcazioni. Il Cantiere rodigino ha consegnato oltre 80 unità SAR nella sua storia ed è stato fornitore, oltre che delle autorità italiane, di paesi quali Malta, Cipro, Libia, Slovenia, Tunisia, Algeria, Russia e Romania.
«Il numero di costruzione di questa motovedetta, C868 – ha commentato Massimo Duò, Vice Presidente del Cantiere Navale Vittoria – racconta 90 anni di storia del Cantiere e della mia famiglia. Un particolare ringraziamento va al ministero del Mare, delle infrastrutture e dei Trasporti croato per la reciproca fiducia e collaborazione concessaci. Sono molto orgoglioso di questo progetto e posso parlare a nome della mia famiglia ma anche di tutti i numerosi collaboratori, lavoratori diretti interni ed esterni, che oggi qui mi onoro di rappresentare nella loro totalità».