BRUXELLES – I ministri dei Trasporti dell’UE hanno dato un forte segnale per sostenere una politica comune e in continuità per il settore marittimo europeo. L’hanno evidenziato in una riunione del Consiglio dei Ministri, la settimana scorsa, adottando le priorità per la politica dei trasporti marittimi contenute nel piano strategico 2020. Convinti che gli Stati membri hanno bisogno di un ordinamento globale se si vuole affrontare l’evoluzione tecnologica ed informatica in atto, l’industria dello shipping, di fronte ad un cambiamento climatico, richiede soluzioni globali.
I ministri dei Trasporti Ue hanno espresso un chiaro sostegno all’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), riconoscendola, super partes, capace di disciplinare il settore dei trasporti a livello mondiale. Il Consiglio, nella nota conclusiva, dichiara che i cambiamenti climatici richiedono una risposta globale a protezione dell’ambiente marittimo e dell’atmosfera. Accolgono con favore la road map temporale dell’IMO in cui si definiscono i passaggi strategici per la riduzione delle emissioni di gas serra nello shipping entro il 2018.
Non sono convinti sulle risoluzioni che i vari Parlamenti Ue, singolarmente, possano portare soluzioni accettabili per lo shipping mondiale; anzi questi creeranno più burocrazia e sicuramente porteranno ad accordi inferiori sulle emissioni di gas serra di quelli IMO. Le priorità adottate dai ministri dei Trasporti forniscono una chiara focalizzazione sulle competitività e la digitalizzazione; dimensioni culturali assunte come riferimento per il futuro.
Inoltre, i ministri chiariscono che sono in pieno accordo per quanto riguarda gli orientamenti sugli aiuti di Stato all’industria marittima e la loro importanza per garantire un hub marittimo europeo per contribuire allo sviluppo dell’economia dell’Ue.