BRUXELLES – La settimana scorsa, il Parlamento Ue ha adottato le Raccomandazioni sul Protocollo 2010 alla Convenzione Internazionale sulle responsabilità e sul risarcimento dei danni prodotti da trasporto di sostanze pericolose e nocive via mare (International Convention on Liability and Compensation for Damage in Connection with the Carriage of Hazardous and Noxious Substances by Sea 1996): gli armatori europei si sono dichiarati favorevoli.
Necessario consenso per l’adozione del Consiglio che autorizza gli Stati membri a ratificare o aderire a tale accordo internazionale, nel rispetto della sovranità degli stessi. “Accogliamo con favore questa decisione, nella speranza di essere vicini alla fine del processo legislativo dell’UE, che consentirà agli Stati membri di ratificare e aderire alla convenzione”, ha commentato Patrick Verhoeven, Segretario generale dell’ECSA (European Community Shipowners’Associations)”.
“La Convenzione stabilisce un regime di copertura globale dei danni di inquinamento da sostanze pericolose e nocive trasportate da navi. Noi sosteniamo fortemente la Convenzione e sollecitiamo la sua rapida entrata in vigore”, ha concluso Verhoeven. La Convenzione Internazionale 2010 sulle responsabilità e sul risarcimento dei danni connessi al trasporto marittimo di sostanze pericolose e nocive via mare è una parte importante del sistema internazionale delle responsabilità e del risarcimento marittimo.
Questa tipologia di trasporto di merci pericolose e nocive è un settore dello shipping mondiale in crescita; oggi, sempre più, navi porta-contaneir, chimichiere, gasiere (GNL) e petroliere (GPL) solcano mari e oceani ed eventuali sinistri potrebbero causare danni d’inquinamento irreversibili all’ambiente marino.
Poiché il Protocollo 2010 contiene clausole che rientrano nell’ambito di competenza esclusiva dell’Unione europea, gli Stati membri devono essere autorizzati dal Consiglio per ratificare o aderire a detta Convenzione. Infatti, la procedura legislativa UE prevede l’autorizzazione del Consiglio e l’approvazione del Parlamento europeo, su proposta della Commissione UE sui trasporti.