US Coast Guard sui sistemi di trattamento di acque di zavorra di navi

WASHINGTON – In merito all’entrata in vigore, prossimo 8 settembre 2017, della Convenzione Internazionale per il controllo e la gestione delle acque di zavorra delle navi e dei relativi sedimenti, ultimamente, lo scorso 6 marzo, la Coast Guard americana ha emesso ulteriori linee guida. Le nuove informazioni sono contenute nel bollettino di marzo – il Marine Safety Information Bulletin (MSIB 03-17) – e rese necessarie per rispondere alle numerose domande/richieste di proroghe ricevute dalla Coast Guard da parte di molte società armatoriali.

In sostanza, la degli USA rileva la necessità per gli armatori di fornire prova documentata dell’esistenza o meno di un sistema di trattamento delle acque di zavorra, omologato dalla USCG,  installato/funzionante a bordo della nave che scalerà i porti americani e per la quale si chiede “proroga”rispetto alla Convenzione Internazionale (BWM-IMO). Gli Stati Uniti non hanno aderito alla Convenzione BWM-IMO; ma hanno adottato proprie leggi sulla gestione delle acque di zavorra di navi che sono riferite nel Titolo 33 del Codice dei Regolamenti Federali (CFR parte 151 sez. 151.1510 e 151.2025).

Il Regolamento è entrato in vigore nel giugno 2012 e si applica a tutte le navi mercantili, sia degli Stati Uniti e sia straniere, dotati di cisterne di zavorra e con l’intenzione di scaricare detta zavorra in acque territoriali americane. E comunque, dalla prima immissione in bacino (sia gennaio 2014 o 2016) tutte le navi, scalanti i porti americani, si dovranno uniformare nella dotazione di bordo di un sistema di trattamento delle acque con metodi accettati ed elencati nel Regolamento. In seguito, l’USCG ha emanato il Regolamento 33 CFR 151.2036, in cui si concedeva una proroga a navi dotate di sistemi che operavano metodi di trattamento di acque conformi alle norme, documentati dagli stessi armatori.

Ora poiché, sono stati approvati i sistemi tipo di BWM, l’USCG ha emanato nuove linee guida per concedere l’estensione alle richieste degli armatori. Le linee guida invitano gli armatori a richiedere la proroga 12-16 mesi prima della data di certificazione di conformità della nave. Una nave con un sistema di gestione delle acque alternativo (AMS) installato a bordo non potrà beneficiare della proroga, perché non conforme alle normative.

L’AMS può essere utilizzato per un periodo di cinque anni dopo la certificazione di conformità della nave; mentre le nuove installazioni di AMS possono essere ancora accettate dall’USCG, solo se quello omologato USCG non è appropriato per la nave in questione. Inoltre, da marzo 2017, le copie dei certificati per i sistemi di BWM omologati, comprese le appendici, sono reperibili sul portale dell’USCG. Infine, si raccomandano gli armatori ad essere proattivi nell’omologare le loro navi, per evitare ritardi e spiacevoli conseguenze sull’esercizio delle navi stesse nei porti americani.

 

Abele Carruezzo