Invernale Traiano: una costiera con vento, neve e delfini

– A Riva di Traiano va in scena la giornata che non ti aspetti, visto che, previsioni alla mano, si dovrebbe regatare nel bel mezzo di un allarme meteo che coinvolge quasi tutta l’Italia.L’autostrada Roma-Civitavecchia accoglie i regatanti con un avviso inquietante: ”Prevista neve – Obbligo di catene a bordo”. Ovviamente nessuno si impressiona e sono tutti presenti. Montare le catene per andare in regata sarebbe pur sempre un’esperienza, anche se  inusuale.

Ed invece la realtà è completamente diversa. Innanzitutto non piove, cosa data per scontata da tutte le piattaforme previsionali, non fa tanto freddo, di neve non c’è nemmeno la minima traccia e, soprattutto, c’è un bel vento di grecale che supera tranquillamente i 15 nodi.

“Abbiamo avuto le condizioni ideali per poter disputare una regata costiera – spiega il Presidente del Circolo Nautico Riva di Traiano Alessandro Farassino – con vento forte, abbastanza costante e proveniente da terra, e l’abbiamo sfruttata”.In questa situazione si esalta, come sempre, la potenza del Mylius “Ars Una” di Rocchi/Biscarini, che chiude primo in tempo reale in 1:59:24. Ottima prova ma non sufficiente a garantirgli un gradino sul podio in IRC tra i Regata. Vince il Grand Soleil 46 B “Pierservice Luduan” di Enrico De Crescenzo, che precede di soli 46” l’altro Grand Soleil, “Rosmarine 2” di Riccardo Acernese, e di 1’17” il First 40 “Tevere Remo Mon Ile” di Gianrocco Catalano.

In ORC, fermi restando i primi due posti, “Ars Una” conquista il terzo gradino del podio. In doppio “Lunatika”, il Sunfast 3600 di Stefano Chiarotti, vince sia in IRC, sia in ORC.  In IRC si impone su “Mister Hyde”, Mumm 36 di Dudi Coletti, e su “Jox”, X-41 di Pietro Paolo Pacidi, mentre in ORC precede lo stesso “Jox” e “Libertine”, il Comet 45S di Marco Paolucci.

“Stavamo lavorando da tre giorni a questa soluzione della costiera – spiega il direttore di regata Fabio Barrasso  – per capire come sfruttare al meglio il meteo che ci si stava presentando . Eravamo praticamente nell’occhio del ciclone e con il vento da terra la regata con i bastoni non sarebbe stata semplice.  Una volta scesi in acqua, avevamo un vento che sfiorava i 18 nodi, che è anche il limite per regatare per la classe ‘Gran Crociera’, ed abbiamo così dato due partenze, accoppiando i ‘Per2′ ai ‘Gran Crociera’, e successivamente i ‘Regata’ ai ‘Crociera’. I percorsi sono stati tre: oltre 12 le miglia per i ‘Per2′ ed i ‘Regata’, che sono arrivati fino a Santa Severa, un po’ meno per i ‘Crociera’, che hanno girato a , e un percorso più corto per i ‘Gran Crociera’, arrivati fino a Capo Linaro.  Ci sono state raffiche durante il percorso, ma nessuna sopra i 18 nodi. Anzi il vento è andato in calo attestandosi su una media di 15 nodi su tutto il percorso”.

In “Crociera” Francesco Sette (Twins) ha confermato la propria leadership, precedendo il rivale di sempre Roberto Bonafede (White Pearl) e un sorprendente “Maylan”, il Sun Odissey 49 di Anna Paolini, che dopo aver vinto in Campionato in Gran Crociera lo scorso anno, si sta ambientando nella classe superiore. In Gran Crociera, “Giuly Del Mar”, Mescal 959 di Ezio Petrolini, ha preceduto “Stella Polare”, Rush di Jacopo Turchetti. In classifica generale (Regata) la giornata non felice di “Ulika”, Swan 45 di Andrea Masi, rilancia in testa “Tevere Remo Mon Ile”, sia in IRC sia in ORC. Nella altre classi non ci sono variazioni di rilievo.

Per chiudere una imprescindibile nota di merito a “Milonga”, First 36.7 di Costantino Brachini e soprattutto alla sua prodiera Marta Scoppetta che è riuscita a filmare il gruppo di delfini che ha danzato tra le barche in regata mentre, al largo, cadeva anche qualche fiocco di neve. Quando una giornata è buona, lo è fino in fondo.